I gusti musicali sono personali, ognuno di noi ascolta la musica non solo con il cervello ma anche con il cuore, tendiamo a scegliere ciò che ci emoziona, che ci stimola, che crea il giusto commento sonoro a un ricordo o che rappresenti la colonna sonora di un vissuto. La Musica, negli anni, è stata frazionata sotto molteplici categorie: leggera, pop, jazz, classica, ecc. Soffermiamoci sul teatro musicale, quel repertorio che va sotto il generico nome di opera lirica. Il teatro dell’opera è visto come un luogo lontano dal mondo giovanile, ristretto ad una nicchia di melomani della buona società perlopiù avanti con l’età. Come se non bastasse, molti dei nostri ragazzi non ha ben chiaro cosa sia un’opera lirica. Il giudizio negativo o l’indifferenza nasce da una scarsa o, addirittura nulla, conoscenza del tema. Quindi quale strada abbiamo per avvicinare i giovani e nuovo pubblico al mondo del teatro musicale? L’istruzione, l’educazione. E non l’istruzione di stampo accademico, niente lezioni frontali, ma un’educazione sul campo, innovativa, vicina alle esigenze “contemporanee”. È proprio questa l’idea che sottende a Domande all’opera, progetto didattico online del Rossini Opera Festival, nuova iniziativa che si rivolge agli alunni delle scuole di II grado e ai giovani adulti ma anche tutti coloro che, seppure a conoscenza di cosa sia l’opera lirica, non ne conoscono meccanismi e tecnicità, inserita nell’ambito dell’attività educational del ROF Crescendo per Rossini.
L’avvicinamento dei ragazzi (ma non solo) all’opera avviene in modo interattivo, online e via social network. Si ribalta il concetto di didattica che vuole la spiegazione prima della visione dell’opera. Si parte da estratti video dell’opera che saranno spiegati anche rispondendo alle domande frutto dell’ascolto. Il progetto Domande all’opera, patrocinato del Comune di Pesaro, è realizzato grazie al lavoro congiunto di Bravopera e Fondazione G.Rossini, in collaborazione con Unitel e Ricordi.
Il programma prende il via oggi, 8 maggio e si sviluppa in cinque sezioni di tre giorni ciascuna. Come funziona? Ogni sezione prevede la pubblicazione sui social media di un breve video dell’opera contenente domande e risposte brevi; contemporaneamente, sul sito web, viene pubblicato uno schema interattivo con risposte più estese e articolate alle domande presentate nel video. Di più, nello schema interattivo si può accedere con facilità al libretto e ad alcuni brevi saggi su temi specifici dell’opera. Il secondo giorno è dedicato alla raccolta delle domande e richieste di spiegazioni provenienti dal pubblico alle quali verrà risposto il giorno seguente da un’artista o professionista dell’opera in un’intervista dedicata. Il progetto si concluderà sabato 30 maggio alle ore 20 con la trasmissione in streaming dello spettacolo integrale. La prima opera analizzata è L’italiana in Algeri sulla base dell’allestimento curato al ROF 2013 dal regista Davide Livermore con le scene e le luci di Nicolas Bovey e i costumi di Gianluca Falaschi. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna c’era José Ramón Encinar a guidare un cast di gran valore fatto da Anna Goryachova (nella foto), Alex Esposito, Yijie Shi, Davide Luciano, Mario Cassi, Mariangela Sicilia e Raffaella Lupinacci.
Info: https://www.rossinioperafestival.it/domande-allopera/ e link al video dedicato a “Cruda sorte”: https://www.youtube.com/watch?v=I01yflTRYno&feature=youtu.be
Federico Furnari