Da Brescia un omaggio alle vittime di Piazza della Loggia: la grande musica non dimentica

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Italia 1974. Le radio trasmettono E Tu di Claudio Baglioni, E poi di Mina e Anima mia dei Cugini di campagna. Nei cinema ci si affolla per ridere con Bud Spencer e Terence Hill in Altrimenti ci arrabbiamo o per immergersi nelle atmosfere livide e decadenti della Vienna del 1957 del drammatico Il portiere di notte.  Il 1974 è l’anno del referendum sul divorzio, delle domeniche a piedi per la crisi petrolifera. Gli anni ’70 sono anche anni pericolosi, anni di contestazione, anni di terrorismo. Sono anni dove succedono cose terribili che fanno paura a tutti, sono gli anni di piombo. Ne sono successe tante quell’anno, un anno di violenza, di bombe come quella alla Coop di porta Venezia il 16 febbraio o quelle – fortunatamente inesplose – trovate presso la chiesa delle Grazie; la bomba a mano del 23 aprile presso la sede del PSI di largo Torrelunga o la borsa di tela ritrovata nella sede della CISL con otto candelotti di dinamite e 300g di tritolo già innescati. E poi c’è lui, Silvio Ferrari, che esplode a bordo della sua Vespa primavera mentre trasporta una bomba con la complicità della notte.

 

Da qui inizia la nostra storia fatta di persone per bene, persone che cercavano di lasciare un mondo migliore alle generazioni future. 28 maggio 1974 ore 8.00. Siamo a Brescia, tranquilla cittadina lombarda. In Piazza della Loggia è tutto pronto per la manifestazione organizzata dai sindacati e da associazioni antifasciste contro il terrorismo nero. Un programma semplice: raduno alle 9.00, corteo alle 9.30 fino a Piazza della Loggia dove alle 10.00 sarebbero iniziati gli interventi delle personalità convenute. Quel martedì 28 maggio pioveva, ma questo non aveva scoraggiato le tante persone che affollavano la piazza. Chi aveva l’ombrello era al centro, gli altri si raccoglievano sotto i loggiati dei palazzi. Era importante essere alla manifestazione. Piazza gremita, sta parlando il sindacalista della CISL Franco Castrezzati. Ore 10.12 l’esplosione.  Una bomba nascosta in un cestino dei rifiuti, quei cestini metallici attaccati alle colonne, uno dei tanti cestini presenti sotto i loggiati. Intorno a quel cestino tanta gente che segue l’intervento del sindacalista, c’è Giulietta, Livia, Euplo, Luigi, Bartolomeo, Vittorio e i coniugi Alberto e Clementina. Quel boato, seguito da un assordante silenzio porta via fratelli, figli e madri che uscendo di casa quella mattina hanno salutato inconsapevolmente per l’ultima volta i loro figli. Ecco, ogni anno si ricordano le vittime di quella strage, le vittime e i centodue feriti.

 

Le celebrazioni di quest’anno assumono tratti più intensi rispetto al passato, sono ancorate all’attualità lacerata dal dramma della pandemia che ha segnato particolarmente le comunità bresciana e bergamasca e che visto anche la sofferta sospensione dell’edizione 2020 di uno degli appuntamenti che caratterizzano la vita culturale e artistica delle due città: il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. In sostituzione del consueto concerto della Filarmonica del Festival, quest’anno, Pier Carlo Orizio (che della rassegna è il direttore artistico) e Manlio Milani (presidente della Casa della Memoria di Brescia, nonché sopravvissuto alla strage del ’74 nella quale perse la moglie) hanno scelto di offrire alla loro comunità un video musicale prodotto da Musicom.it. L’omaggio musicale è stato reso possibile grazie alla generosità degli artisti coinvolti, tutti di area bresciana o bergamasca. Il brano scelto per le sue implicazioni extramusicali è il “Pie Jesu” tratto dal Requiem op. 48 di Gabriel Fauré trascritto per tromboni e voci da Emanuele Quaranta; una preghiera implorante il riposo eterno delle anime accostabile all’innominata figura dantesca che «surta, l’ascoltar chiedea con mano». La parte strumentale, affidata al Mascoulisse Quartet (quartetto di ottoni composto da Stefano Belotti, Davide Biglieni, Alberto Pedretti, Emanuele Quaranta) accompagnerà i soprano Eleonora Buratto e Annalisa Stroppa.

 

Il video sarà trasmesso per la prima volta proprio domani, giovedì 28 maggio in occasione delle Celebrazioni per la Commemorazione delle Vittime di Piazza della Loggia e pubblicato sul sito e sui canali social del Festival alle 10.12, orario simbolico che ricorda lo scoppio della bomba.

 

Info: festivalpianistico.it/

 

Federico Furnari

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