Convegno internazionale “online” per Farulli 100: la musica è conoscenza e formazione

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Un convegno “online” per riflettere su musica, conoscenza e formazione o, più concretamente, sui modi della musica come spazio di crescita culturale e formazione di coscienza civica dell’individuo e della società: questo l’obiettivo del convegno internazionale dal titolo “Formazione 2020: musica e conoscenza”, in programma dal 2 al 4 dicembre, promosso sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, a coronazione di un anno di celebrazioni per il centenario dalla nascita di Piero Farulli (Firenze, 1920 – Fiesole, 2012). In assonanza con gli ideali della leggendaria viola del Quartetto Italiano, che per tutta la vita «ha seminato musica per far fiorire una società migliore» (Gregorio Moppi) e a cui si deve l’istituzione della Scuola di Musica di Fiesole, il convegno prevede uno sfaccettato confronto tra i maggiori esperti di ambiti disciplinari diversi (dalle neuroscienze, all’astrofisica, alla musicoterapia), a partire da esperienze dirette di apprendimento musicale in contesti sociali diversificati.

A presiedere la manifestazione un comitato formato da Gianni Letta, presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Piero Farulli, Alexander Lonquich, Direttore artistico Scuola di Musica di Fiesole; Luigi Ambrosio, Direttore Scuola Normale Superiore; Luigi Dei, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Firenze; Vincenzo Grassi, Segretario Generale Istituto Universitario Europeo, Firenze e Francesco Pavone, Dipartimento di Fisica, Università degli Studi di Firenze.

Il programma, articolato in tre giornate, affronta tre sessioni tematiche: “Musica e Neuroscienze” “Musica e formazione” e “Musica e Società”.

Tra i relatori della giornata inaugurale, incentrata su musica, sviluppo cognitivo ed emotivo-affettivo, la neuroscienziata Katrin Amunts, Direttrice Scientifica dell’Human Brain Project, Jean-Pierre Changeux, Professore Emerito di Neuroscienze e Presidente Onorario del Dipartimento di Neuroscienze dell’Istituto Pasteur di Parigi; Maria Majno, Vicepresidente Fondazione Pierfranco e Luisa Mariani per la neurologia infantile, e Giuliano Avanzini, Neuroscienziato, Istituto BESTA Milano. Prevista a chiusura dei lavori del primo giorno, l’esecuzione del Quartetto in do diesis min. op.131 di Beethoven a cura del Quartetto di Cremona, introdotta da una conversazione sul tema “Beethoven e le vibrazioni dell’universo” con Andrea Cimatti, astrofisico, Sandro Cappelletto, musicologo, e Cristiano Gualco,primo violino del Quartetto.

La seconda giornata, presieduta da Michele dall’Omgaro, sarà dedicata invece temi quali paideia, empatia nel processo formativo e la trasformazione del rapporto maestro/allievo: aperta dalla comunicazione di Alexander Lonquich, vedrà ospiti, tra gli altri, Salvatore Accardo e Pavel Vernikov. Nella sessione pomeridiana, il focus si sposta su musica e formazione continua, con una tavola rotonda dal titolo“Hausmusik: esistono ancora i dilettanti?” e approfondimenti su azioni, scambi e partenariati a livello italiano ed europeo.

Nella giornata conclusiva, dedicata a Musica e società”, sono previsti interventi incentrati sul valore sociale della musica soprattutto in realtà periferiche e depresse, sotto un profilo morale e materiale: si segnalano in particolare la relazione di Ramzi Aburedwan dedicata alla musica come strumento di pace attraverso l’esperienza di a Ramallah e di Luigi Berlinguer, che racconterà  i quarant’anni di battaglie culturali della musica nella scuola e nella società italiana.

L’epilogo della tre giorni è affidato a Riccardo Muti, che di Piero Farulli ha apprezzato soprattutto la «passione instancabile», la «generosità senza limiti» e l’«ideale etico: […] perché purtroppo in Italia ogni operazione culturale di grande levatura ha bisogno di essere portata avanti attraverso una lotta senza quartiere contro l’indolenza delle istituzioni».  Ecco allora che un primo risultato del Convegno sarà la condivisione di un documento, all’indirizzo dei Ministeri competenti (Istruzione e Università e Ricerca) volto a richiamare l’importanza dell’introduzione della musica come pratica attiva nelle scuole di ogni ordine a grado, a partire da quella dell’infanzia. Perché, come già Platone riconosceva nella Repubblica, «chi possiede una sufficiente educazione musicale può accorgersi con grande acutezza di ciò che è brutto o imperfetto […], accogliere con gioia nel suo animo ciò che è bello, nutrirsene e diventare un uomo onesto».

Partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria entro il 30 novembre a questo link.

 

Info: farulli100.com                        

 

Silvia Del Zoppo

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