24 grandi voci per la “prima”: il 7 dicembre il Teatro alla Scala torna “a riveder le stelle” in diretta Rai

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«Per la prima volta nella mia carriera di musicista dirigerò in un teatro senza pubblico in sala. Come sarà lo scoprirò solo allora. Ma so che questa è una serata “speciale” e importante per l’Orchestra il Coro, i lavoratori tutti del Teatro, aspettando il momento in cui la Scala potrà riaprire le porte agli spettatori». Certo, Riccardo Chailly lunedì 7 dicembre nella sala del Piermarini non avrà dinanzi a sé il tradizionale pubblico della “prima” di Sant’Ambrogio. Ma avrà virtualmente collegato col teatro milanese un pubblico estremamente numeroso (ed eterogeneo) grazie alla trasmissione in diretta Rai  di A riveder le stelle, la serata di musica e danza dall’evocativo titolo dantesco con cui il Teatro alla Scala, nonostante la chiusura dei teatri e sale da concerto e la seconda ondata di emergenza sanitaria, è riuscita alla fine  a confermare la sua inaugurazione di stagione grazie alla collaborazione con Rai Cultura, che la trasmetterà su Rai 1, Radio 3 e Raiplay a partire dalle ore 17. E grazie a un elenco non molto lungo ma importante e generoso di sponsor (Intesa San Paolo in testa accanto a Rolex – anche nuovo sponsor istituzionale del Museo Teatrale alla Scala –, Edison, BMW e Fondazione Banca del Monte di Lombardia) che hanno risposto alla chiamata di Dominique Meyer, il sovrintendente arrivato a Milano proprio un anno fa e che da tempo sognava e progettava questa sua “prima”.

Doveva essere Lucia di Lammermoor con protagonisti Lisette Oropesa e Juan Diego Flórez ma – lo ha ribadito convinto Meyer – preparare un nuovo allestimento nei tempi utili a essere in scena il 7 dicembre non avrebbe garantito la sicurezza e la salute di artisti e lavoratori.

Ma la Oropesa e Flórez il 7 saranno in scena alla Scala e in ottima compagnia. Con loro Ildar Abdrazakov, Roberto Alagna, Carlos Álvarez, Piotr Beczala, Benjamin Bernheim, Eleonora Buratto, Marianne Crebassa, Plácido Domingo, Rosa Feola, Elīna Garanča, Vittorio Grigolo, Jonas Kaufmann, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Camilla Nylund, Kristine Opolais, George Petean, Marina Rebeka, Luca Salsi, Andreas Schager, Ludovic Tézier, Sonya Yoncheva. Ventiquattro voci celebri nel mondo legate alla Scala e all’Italia dell’opera lirica.

A dare forma e struttura a questo spettacolo televisivo e cinematografico, una narrazione per temi, di cosa rappresenti per la nostra società il mondo dell’opera, firmata da Davide Livermore (nella foto), già fortunato regista delle ultime inaugurazioni scaligere: Tosca Attila. Livermore, collaborando come di consueto alle scene con Giò Forma e grazie alle scenografie digitali di D-Wok utilizzerà per lo spettacolo scenotecnica tradizionale insieme a proiezioni video, digitale, 3D e realtà aumentata.

E la musica? Giuseppe Verdi, ovviamente, per continuare con Donizetti, Puccini, Bizet, Massenet, Wagner e Rossini…

Non solo grandi cantanti, Orchestra e Coro della Scala. Anche danza: a dirigere i musicisti nella parte della serata dedicata al balletto è Michele Gamba, le coreografie sono di Manuel Legris (sua la Verdi Suite, una creazione in omaggio alla musica italiana), Nureyev e Massimiliano Volpini.  In scena c’è Roberto Bolle con primi ballerini e i solisti del Corpo di Ballo.

Arie d’opera e passi di danza sono collegati e contestualizzati da testi letterari recitati da attori del teatro e del cinema italiano, a significare per Livermore «la simultaneità di tutte le arti. Ma senza abbassare qualità e livello. Anzi, elevandolo».

Orchestra al centro della platea, come ormai si usa nei teatri privi di pubblico, e artisti collocati non solo in palcoscenico ma collegati anche dai palchi e da luoghi del Teatro inaccessibili di solito agli spettatori. E grazie a un accordo con la Camera Nazionale Moda Italiana i grandi stilisti italiani vestiranno gli artisti coordinati dal costumista Gianluca Falaschi.

Diverso, insomma, ma il rito non poteva mancare. Milano chiama. L’Italia risponde. In diretta Rai.

Info: teatroallascala.org

 

Paola Molfino • Direttore responsabile Amadeus

 

 

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