Un nuovo concorso con caratteristiche di novità tali da destare l’attenzione degli appassionati? Se qualcuno fa fatica a crederci possiamo subito smentirlo. Si tratta del neonato Concorso Internazionale di esecuzione musicale Marcello Pontillo e ci corre l’obbligo di chiedere lumi a chi lo ha ideato e patrocinato. Si tratta di un nome ben noto ai lettori di Amadeus: è quello di Mario Ancillotti, insigne flautista e protagonista di alcuni indimenticabili cd allegati al nostro mensile con un repertorio che spazia dal Barocco alla musica contemporanea, praticamente senza confini. Ma questo è solo un lato delle sue molteplici attività, non possiamo trascurare dal ricordarlo come docente e come animatore infaticabile del Festival Suoni Riflessi.
Maestro, cosa vi ha spinto a dar vita a questo premio?
Abbiamo voluto ricordare il nostro ex presidente, Marcello Pontillo, prematuramente scomparso lo scorso anno, che si è prodigato tantissimo per la musica e per i giovani. Ho voluto che il suo nome restasse nell’ambiente musicale che tanto ha amato.
Perché ritenete che questo premio si differenzi dagli altri?
Vogliamo evitare che la competizione si riduca a essere una gara di bravura per far emergere gli aspetti musicali più profondi. Lo abbiamo pensato proprio per cambiare lo spirito troppo competitivo che caratterizza in genere i concorsi dove la sfida è particolarmente tecnica e di freddo e specialistico “atletismo musicale”. Qui si è voluto valorizzare gli aspetti di comunicazione emotiva nel pubblico, e di consapevolezza del ruolo del musicista come strumento di cultura nella società. I giovani musicisti saranno apprezzati per quanto sapranno comunicare l’ “arte” e per il loro “amore” per la musica e i suoi aspetti più intimi e profondi.
Valorizzare gli aspetti di comunicazione emotiva nel pubblico e il ruolo del musicista come strumento di cultura nella società, molto bello, ma in che modo?
I candidati debbono preparare un “progetto musicale” coerente che si configuri come una illustrazione di un particolare aspetto o tema della musica. Questo è in linea con l’esigenza di comunicazione culturale che sarebbe auspicabile in ogni espressione musicale.
In concreto come funziona?
Sono previste due selezioni affidate a una giuria di eminenti rappresentanti del mondo della musica. Il giudizio finale sarà affidato al pubblico esperto degli abbonati a Suoni Riflessi, proprio per sottolineare e valorizzare la comunicazione fra esecutori e ascoltatori, fine ultimo della Musica. I vincitori riceveranno dei premi in denaro, ma anche e soprattutto concerti in varie istituzioni musicali e culturali italiane e straniere. Tutte le informazioni possono essere consultate sul sito concorsomusicalefirenze.it