Un concerto al buio per CBM

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CMB Onlus, che raccoglie fondi contro le malattie della vista, usa la musica per veicolare la sua mission. Al prossimo concerto al buio suonerà Cesare Picco

CBM, un concerto al buio per beneficenza

Dal buio la musica, e nel buio la luce. Un’organizzazione umanitaria che dalla sua fondazione, nel 1908, si occupa di curare e prevenire forme di cecità e disabilità nel paesi dei Sud del mondo. Una realtà, quella di CBM, composta da dieci diverse associazioni nazionali, dall’Australia al Kenya passando per la Germania. Nel 2017 ha raggiunto e curato oltre 35 milioni di persone, attraverso 530 progetti in 54 paesi.

In Italia CBM ha scelto (anche) la musica per veicolare il suo messaggio. Come? Grazie al pianoforte di Cesare Picco e a un’esperienza sensoriale chiamata Blind Date: un concerto al buio. O meglio, un evento che inizia in penombra per raggiungere il buio assoluto, e tornare lentamente alla luce. Un modo in cui le note, forse più delle parole, rendono il senso del lavoro degli operatori di CBM: dalle tenebre riappropriarsi della luce, del mondo.

Un concerto al buoi per immedesimarsi

«Soprattutto considerato che nella stragrande maggioranza dei casi, le malattie della vista si possono curare e prevenire…», esordisce Massimo Maggio, direttore di CBM Italia. «Alla base c’è un messaggio da trasmettere. Crediamo che la musica, soprattutto un’esperienza come quella offerta dal Blind Date, sia un modo di raccontare attraverso l’arte e la bellezza ciò che normalmente non è considerato bellezza.

In questi anni ho avuto modo di rendermi come il Blind Date permetta alle persone di capire come la cecità sia una delle disabilità più importanti e difficili da gestire. Durante il concerto alcuni vivono il buio con una forma di ansia, angoscia; altri gestiscono magari diversamente le proprie emozioni. Ma a tutti è chiaro che questo passaggio, dall’oscurità alla luce, è la più lampante metafora di ciò che facciamo ogni giorno. Inoltre Cesare Picco ha avuto modo di vedere da vicino il corso dei nostri progetti; nella sua musica c’è anche il racconto di un’esperienza diretta…».

Non solo musica: libri

L’arte intesa come leva per muovere le coscienze. Non a caso tra le varie iniziative di CBM, a fianco della musica è nata una collana editoriale il cui ultimo frutto è un libro dell’illustratore spagnolo Roger Olmos Lucia – pubblicato in collaborazione con Logos Edizioni. È la storia di una bambina non vedente chiusa in un immaginifico mondo di colori.

E la musica, i libri, hanno destato l’interesse di un grande nome come Feltrinelli. La casa editrice partecipa alla campagna di CBM per la vendita dei biglietti dei concerti di Picco (che con CBM collabora dal 2012) e distribuisce libri della nuova collana editoriale; GrandVision Italy, retailer internazionale nel settore dell’ottica, ha deciso di sostenere e supportare le attività della Onlus.

«Il nostro motto è “Insieme per fare di più”», aggiunge Lea Barzani. All’interno di CBM segue da vicino il nuovo settore dedicato alla filantropia.
«Perché sia che si tratti di fondazioni, aziende o privati cittadini, sta nascendo un nuovo modo di intendere il proprio impegno sociale: non più con una donazione dall’alto, una tantum; ma con il desiderio di osservare da vicino il corso e l’evoluzione di un progetto, essendone parte attiva… ».

Le date

Dopo l’apertura del Blind Date 2018 nell’ottobre scorso a Milano e a Verona, il tour prosegue a Siena il 7 novembre, a Trento il 14 e a Como il 27 novembre. Altre date sono in programma a Genova (11 dicembre) e Asti (19), con altre cinque tappe in arrivo nel 2019.

di Edoardo Tomaselli

mecenati@belviveremedia.com

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