Catania: Joaquín Achúcarro è professore emerito ad honorem

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Il pianista basco Joaquín Achúcarro, da anni impegnato come docente di masterclass di perfezionamento per gli allievi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Catania, sarà insignito del titolo di professore emerito honoris causa, nel corso di una cerimonia che avrà luogo lunedì, 17 giugno 2019, alle ore 10,30, nell’Auditorium Bellini.

È stato il Consiglio Accademico dell’Istituzione musicale catanese, in testa il Direttore, Carmelo Giudice, a deliberare l’assegnazione del prestigioso riconoscimento al celeberrimo pianista, da tempo impegnato in un’esperienza formativa che ha contribuito ad ampliare in maniera significativa l’offerta formativa dell’Istituto. Un riconoscimento unanimemente assegnato – per il «grande impegno didattico profuso e per i grandi risultati qualitativi conseguiti», si legge nella motivazione – a seguito di una presenza costante, nel corso dell’ultimo biennio, con una masterclass permanente suddivisa in tre incontri di durata settimanale per ciascun anno accademico, realizzata grazie al generoso supporto della Fondazione “Vincenzo Bellini”, istituita da Grazia Marletta e presieduta da Graziella Seminara recentemente riconfermata alla Presidenza dell’Istituto. Nel corso della cerimonia saranno altresì consegnate cinque borse di studio, finanziate dalla medesima Fondazione, destinate a cinque studenti del Biennio accademico in pianoforte, selezionati da una commissione presieduta dallo stesso Achúcarro e composta da Piero Di Egidio, Carmelo Giudice, Francesco Nicolosi e Francesco Valenti: Alberto Ferro, Ruben Micieli, Giovanni Bertolazzi, Riccardo Alma, Agnese Di Silvestro.

La manifestazione va considerata come un’occasione preziosa per federare docenti e allievi dell’Istituto intorno alla tastiera, un’opportunità per valorizzare alcune delle eccellenze della scuola pianistica catanese, ormai celebrata in tutto il mondo. «Il Maestro mi ha insegnato ad accostarmi allo strumento con una visione musicale globale: ovvero, trattare il pianoforte come una grande orchestra ricca di varietà timbrica e con grande cura della polifonia senza però trascurare l’aspetto prettamente strumentale» ha sottolineato Alberto Ferro, primo premio al Concorso Beethoven di Bonn del 2017, mentre Ruben Micieli – reduce dal recente trionfo a PianoCityMilano 2019 – ne ha evidenziato la passione contagiosa e l’«estrema disponibilità» verso i giovani pianisti.

Nato a Bilbao, Joaquín Achúcarro vanta una formazione artistica con nomi che hanno fatto la storia dell’interpretazione pianistica, da Nikita Magaloff a Walter Gieseking, da Marguerite Long a Guido Agosti all’Accademia Chigiana di Siena, di cui peraltro è stato nominato accademico ad honorem. Si è esibito con le più prestigiose orchestre del mondo, Berliner Philhamoniker, New York Philharmonic Orchestra, Chicago Symphony Orchestra, Scala di Milano, LondonPhilharmonic Orchestra, BBC Symphony Orchestra, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, con direttori del calibro di Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Colin Davis, Charles Dutoit, Peter Maag, Charles Mackerras, Lovro von Matačić, SeijiOzawa, Simon Rattle e Zubin Mehta. Titolare della “Tate Chair” alla Southern MethodistUniversity di Dallas dal 1989, vanta una discografia sterminata che lo ha reso interprete di riferimento della letteratura pianistica a cavaliere tra fine Ottocento e primo Novecento, in particolare di Falla, Granados, Ravel, Debussy e Skrjabin.

Grato per il riconoscimento che gli è stato conferito dall’ISSM “Bellini” di Catania, Joaquín Achúcarro si esibirà al termine della cerimonia in un breve recital, che lo vedrà impegnato in alcune opere dei suoi compositori prediletti: Enrique Granados, con un pagina da Goyescas, El Amor y la Muerte, e Claude Debussy, di cui proporrà La plus que lente e due Preludi, Général Lavine, eccentric e, in maniera augurale, i celeberrimi Feux d’artifice.

Info: istitutobellini.it

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