Nonostante le disposizioni anti contagio e le relative restrizioni, lo storico festival delle Alpi carniche “Carniarmonie” amplia quest’anno la sua offerta culturale, portando un nuovo record alla kermesse musicale che raggiunge quest’anno la 29° edizione. Sono ben 41 i concerti che il festival organizza dal 18 luglio al 6 settembre, per un’estate nella purezza dei luoghi incantati della montagna friulana tra musica e paesaggio. Ventinove le località, con una media di quasi un appuntamento al giorno, per concerti che spaziano dalla musica antica alla contemporanea, passando per la classica, l’opera, l’operetta, il jazz e le musiche dal mondo.
Un festival diretto dal clarinettista Claudio Mansutti, il quale fin dall’origine ha puntato sul binomio musica e territorio, portando valore aggiunto alle vallate di Carnia dalle invidiate peculiarità naturali, ancora incontaminate dai grandi flussi turistici, grazie a una programmazione estiva di musica e artisti di qualità nei luoghi più rappresentativi del territorio. Dalle pievi antiche di origine romana, alle storiche chiese e basiliche, ai musei, ai tipici palazzi, con l’aggiunta di concerti naturalistici in spazi aperti, come in Val Saisera, dove cresce l’abete di risonanza ideale per la costruzione di strumenti ad arco, o come Malga Pura, in una panoramica vallata sulle pendici orientali del monte Tinisuta, o ancora l’area archeologica del foro romano di Julium Carnicum, città fondata nel 50 a.C. da Giulio Cesare.
Garantita la sicurezza e il distanziamento sociale, prese tutte le precauzioni necessarie per appuntamenti condivisi in tranquillità, non resta che la necessaria – come d’abitudine ormai – prenotazione, attraverso il sito. Il festival inoltre sostiene l’iniziativa #artistitaliani ideata dal direttore Claudio Mansutti e fatta propria dall’Aiam (Associazione Italiana Attività Musicali)e dall’Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), con l’obiettivo di sostenere gli artisti del nostro paese nella difficile congiuntura legata all’emergenza Covid-19.
Tra gli interpreti e le date più attese di questa edizione c’è sicuramente il concerto inaugurale nella medievale Abbazia di San Gallo a Moggio Udinese il 18 luglio, con il noto Ensemble Vivaldi de I Solisti Veneti e il flautista di fama internazionale Massimo Mercelli, che tra i tanti primati vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori. Hanno scritto per lui o ha eseguito le prime assolute di personalità del calibro di Penderecki, Gubajdulina, Glass, Nyman, Bacalov, Galliano, Morricone, Sollima. Programma dal titolo “Omaggio a Tartini”, nei 250 anni dalla morte del compositore e virtuoso di Pirano, tra sue composizioni e opere di Vivaldi.
“Oltremare: musiche dei vicini orienti” è il titolo invece di un altro concerto particolarmente interessante, in programma il 26 luglio nella chiesa di Santo Stefano ad Arta Terme, con il polistrumentista jugoslavo Alexkandar Sasha Karlic all’oud, voce e percussioni, unitamente al Coro del Friuli Venezia Giulia per un viaggio di musiche di raro ascolto intorno al mondo. Il chitarrista parmense Claudio Piastra con una formazione composta da Simone Pagani, Franco Catalini e Massimo Melillo, rispettivamente al pianoforte, contrabbasso e batteria, sarà a Forni Avoltri il 3 agosto con un programma dove la classica incontra il jazz, nelle interpretazioni di una riconosciuta formazione. L’8 agosto invece c’è il Gran Galà Operistico a Tolmezzo con il soprano Annamaria Dell’Oste, il tenore Branko Robinsak e il basso Abramo Rosalen, accompagnati dalla Fvg Orchestra diretta da Eddi de Nadai.
Tanti i concerti, ben quarantuno, che compongono il ricco cartellone di questa edizione di Carniarmonie: in comune la particolarità di essere pensati in armonia con i luoghi che li accolgono, per binomi tra arte e paesaggio ideali, grazie a un festival green adatto a tutti i pubblici.
Info: carniarmonie.it
Alessio Screm