È il 1967 quando la seconda prova da regista di Mike Nichols debutta nelle sale: “Il laureato” è tratto dal romanzo di Charles Webb e porta sul grande schermo un soggetto, almeno all’apparenza, tanto semplice da sembrare disarmante.
In realtà, il film cattura su pellicola una moltitudine di temi: trasgressioni, fermento ribelle, incomunicabilità generazionale e umana, il tutto attraverso interpretazioni monolitiche (una su tutte, quella di Dustin Hoffman) e una regia all’avanguardia. E non è tutto: la musica è colonna portante dell’impianto filmico, firmata interamente da Simon & Garfunkel, ad eccezione di alcuni brani di Dave Grusin.
Proprio dopo aver ascoltato il disco “Parsley, Sage, Rosemary and Thyme” del duo, è lo stesso Nichols a contattarli personalmente per la colonna sonora del suo film. In modo particolare, tra i numerosi brani ne compare uno, accordi inanellati composti praticamente al termine del tempo utile per la produzione delle musiche, un brano oggi indelebile meglio noto come “Mrs. Robinson”.
Inoltre, uno dei momenti più incisivi del film resta quello che si dipana sulle note di un altro brano indelebile nella storia della musica e del cinema, quale “The Sound Of Silence”: una danza filmica surreale, nella quale tempo e spazio si confondono, dove il tema dell’assenza di empatia, quel silenzio stesso declamato tra i versi, inchioda lo spettatore alla poltrona e si esprime come perfetto connubio tra le arti.
Il film è un successo e, quando il disco della colonna sonora viene dato alle stampe, l’anno successivo, scalza nelle classifiche persino il “White Album dei Beatles” (nota a margine: un’annata discografica niente male).