Bolzano Festival Bozen 2020: quando spazio e suono s’incontrano

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Trasformare la città in palcoscenico a cielo aperto: è questo il coraggioso obiettivo del Bolzano Festival Bozen 2020, in programma sino al 29 agosto. In un periodo ossessionato dalle distanze, il festival, per l’occasione ospitato in diversi luoghi della città, vuole parlare di bellezza e di cultura come forme di incontro. Fil rouge sotteso alla manifestazione è infatti la relazione ineludibile tra spazio ed esperienza, nelle sue infinite declinazioni sonore.

Così, dopo il concerto d’inaugurazione della Gustav Mahler Academy Friends, che il 1° agosto ha visto esibirsi studenti e docenti dell’Accademia Gustav Mahler con una Quarta sinfonia di Mahler nella trascrizione per orchestra da camera di Klaus Simon, diretta da Philipp von Steinaecker e con la straordinaria partecipazione del soprano Camilla Tilling, ecco entrare in cartellone nuovi originali format per il festival bolzanino.

Tra questi, Haydn in cortile (8, 22, 29 agosto) abbandona i luoghi chiusi per portare piccole formazioni en plein air nelle piazze e nei cortili privati: le Quattro stagioni di Piazzolla, il Quartetto per archi “Americano” di Dvorák, le Danze Rumene di Bartók, Eine kleine Nachtmusik di Mozart e molto altro ancora, per programmi cameristici di piacevole ascolto.

Antiqua, il festival internazionale di musica antica, lancia invece programmi ad hoc nelle basiliche locali: dopo l’omaggio a Bach di Marco Facchin (clavicembalo) e Pietro Berlanda (traversiere), in programma domani presso la Chiesa di S. Giuseppe ai Piani il concerto dei Viral young. Si prosegue poi pressola  Chiesa Parrocchiale di Gries con il concerto Cori Spezzati (12 agosto, musiche di Frescobaldi, G. Gabrieli, Guami) e i capolavori del barocco tedesco interpretati all’organo da Lorenzo Ghielmi (17 agosto). Da non perdere, il 19 agosto, nel Duomo di Bolzano, il concerto Hidden Soloists: protagonista il soprano Laura Catrani, affiancata da musicisti che, soli o in duo, suoneranno da diversi angoli della chiesa celati allo sguardo degli ascoltatori.
Infine, il 26, presso la Chiesa dei Francescani, Leila Schayegh (violino) e Claudio Astronio (clavicembalo) accostano una selezione di celebri compositori barocchi (Corelli, Storace, Veracini) a brani di Michelangelo Rossi, Carlo Farina, Nicola Matteis di più rara esecuzione.

NOI Techpark, l’avveniristico parco scientifico dell’Alto Adige, farà invece da sfondo a Cinema meets Opera, proiezioni sul grande schermo di opere liriche, previste per il 2, 8, 14 agosto A guidare l’ascolto e svelare alcuni retroscena delle produzioni che lo hanno coinvolto, Saimir Pirgu, tenore albanese naturalizzato italiano, formatosi artisticamente presso il Conservatorio “Monteverdi” e oggi stella internazionale della lirica.

Nella medesima location, tre immancabili concerti pianistici, interpretati da altrettanti laureati nelle passate edizioni del Concorso Busoni: si tratta di Giuseppe Andaloro (6 agosto) con un audace accostamento tra Rachmaninov (Seconda sonata per pianoforte) e i Queen (con le versioni pianistiche di alcuni immortali successi della rock band britannica). A seguire, il 13 agostoAnna Kravtchenko con un programma monografico dedicato a Robert Schumann: gli immaginifici Fantasiestücke Op. 12 e i due carnevali del compositore di Zwickau: Faschingsschwank aus Wien Op. 26 e Carnaval Op. 9. Infine, il 20 agosto, Roberto Cominati interpreta pagine di Georg Friedrich Händel, nelle virtuosistiche trascrizioni di Liszt, Kempff, D’Albert e Moszkowsky.

A proposito del Busoni 2021, le pre-selezioni della 63° edizione del Concorso si svolgeranno in novembre di quest’anno attraverso il Glocal Piano Project che, grazie alla collaborazione con il partner esclusivo Steinway & Sons, consentirà la partecipazione ai candidati internazionali in diretta streaming dagli showroom disseminati per il mondo della nota casa produttrice.

Nel cartellone del Bolzano Festival anche due concerti speciali per la European Union Youth e la Gustav Mahler Jugendorchester, fucine degli orchestrali di domani nate da un’idea di Claudio Abbado, rispettivamente sotto la direzione di Gianandrea Noseda (18 agosto, solista la splendida Beatrice Rana, con in Terzo di Beethoven) e di Tobias Wögerer (21 agosto, con un visionario programma che coinvolge un cast ridotto dell’orchestra giovanile insieme al soprano Angela Denoke).

Arricchiscono l’offerta due appuntamenti dedicati agli archi a cura della Streicherakademie Bozen, diretta da Georg Egger, con violinisti d’eccezione: Giuliano Carmignola (10 agosto, musiche di Mendelssohn e Viotti) e i giovanissimi talenti Julian Kainrath e Yuki Serino, (25 agosto, con i Concerti BWV 1041, 1042 e 1043).

In chiusura, il titanico Grigory Sokolov omaggia Arturo Benedetti Michelangeli nel centenario dalla nascita, proponendo capolavori per tastiera mozartiani e i variopinti Bunte Blätter op. 99 di Schumann.

L’ultima giornata del festival sarà salutata anche dalle 28 campane delle chiese di Bolzanoche già aveva dato il la alla manifestazione, con l’esecuzione di Campanae Caeli, opera del compositore gardenese Eduard Demetz che combina il suono live proveniente dai cinque campanili cittadini a tracce pre-registrate ed elaborate delle medesime campane. Quasi a ricordare che «d’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda».

 

Info: bolzanofestivalbozen.it

Silvia Del Zoppo

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