L’analisi dell’opera italiana, e in particolare del repertorio di Giuseppe Verdi, ha conosciuto un periodo di particolare sviluppo tra il 1975 e il 1995; in seguito, sulla scia di nuove istanze e tendenze di ricerca, la musicologia ha privilegiato lo studio di altri aspetti dell’arte operistica, soprattutto negli Stati Uniti.
In questi ultimi anni l’analisi dell’opera sta invece registrando una timida rinascita a livello internazionale e proprio in questa scia si inserisce il Seminario organizzato dall’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, il 12 e 13 ottobre presso l’Auditorium della Casa della Musica di Parma, tenuto dal Prof. William Rothstein (City University of New York), dal titolo: “Analisi della musica operistica di Verdi”.
Il seminario – articolato in tre sessioni – si propone di approfondire lo studio delle strutture musicali nelle opere di Verdi composte tra gli “anni di galera” – quando lavorava all’interno del sistema di produzione italiano – e il periodo centrale della sua attività creativa. L’analisi si concentra sulle opere compiute, senza riferimenti agli abbozzi o a progetti preliminari.
Ove disponibili, i testi utilizzati per l’analisi sono quelli della nuova edizione critica, Le opere di Giuseppe Verdi.
Il seminario si concluderà con una tavola rotonda e una discussione aperta ai partecipanti, con l’intervento di Fabrizio Della Seta, Susanna Pasticci, Alessandra Carlotta Pellegrini e Giorgio Sanguinetti.
Info: studiverdiani