Al via la XXXVI edizione del Festival Printemps des Arts di Monte-Carlo

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La musica francese è uno dei temi conduttori della XXXVI edizione del Festival Printemps des Arts di Monte-Carlo in programma dal 13 marzo al 11 aprile 2020 sotto la presidenza di S.A.R. la Principessa di Hannover.

Si inizia il prossimo weekend con un ciclo di concerti dedicati al repertorio di fine Ottocento, in particolare alla musica di Chausson ed altri compositori meno conosciuti, e altri eventi collaterali, volti ad ampliare l’offerta culturale della prestigiosa rassegna.

Ad aprire il calendario 2020 del festival sarà la mostra “Giochi e canti di gola inuit del Quebec artico” allestita in prima mondiale all’Auditorium Rainier III in collaborazione con Museo delle Belle Arti di Montréal (13 marzo ore 19.30). La mostra, ispirata ai canti delle donne inuit, il 29 marzo vedrà la partecipazione dell’etnomusicologo Jean-Jacques Nattiez il quale attraverso una visita guidata illustrerà le opere esposte.

All’inaugurazione dell’esposizione, segue il primo appuntamento musicale sempre all’Auditorium Rainier III (ore 20.30), con il concerto dell’Orchestre Philharmonique di Monte-Carlo diretta da KazukiYamada.

Carillons pour les heures du jour et de la nuit (1960) di Maurice Ohana eseguito al clavicembale da Olivier Baumont farà da preludio alle opere di Ernest Chausson Soir de fête, poème symphonique op. 32, il Poème de l’amour et de la mer op. 19 per voce e orchestra con la partecipazione del soprano Veronique Gens e la Symphonie en si bémol majeur, op. 20 preceduta nell’intervallo da una performance contemporanea di Léa Montravers.

Dopo la ricca proposta del debutto, il calendario del festival in questo primo weekend di programmazione propone un incontro con il musicologo Nicolas Southon sul tema Quattro compositori da riscoprire: Aubert, Decaux, Ferroud, Samazeuilh” che si terrà all’Anfiteatro del grande complesso One Monte-Carlo (14 marzo ore 18.30); all’Opéra Garnier (ore 20.30) seguirà un concerto volto a rivalutare compositori tardo ottocenteschi meno noti, come Claude Debussy cantori della natura in età moderna con poesia e lirismo e tuttavia vissuti all’ombra della sua grandezza. Nel concerto dal titolo “La musique française à la fin du XIX siècle” la pianista Aline Piboule eseguirà Sillages op. 27 di Louis Aubert, Types di Pierre-Octave Ferroud, un estratto da Le chant de la mer di Gustave Samazeuilh e Clairs de lune di Abel Decaux.

In appendice al concerto sarà proposta in prima mondiale una installazione sonora di Lars Fredrikson, nell’ambito di una retrospettiva che il Museo d’arte contemporanea di Nizza ha progettato in collaborazione col Nuovo Museo Nazionale di Monaco.

Una gita “al buio” tra luoghi e suoni da scoprire è il viaggio a sorpresa proposto nella giornata di domenica 15 marzo, con partenze alle ore 14.00 da Nizza e alle ore 14.30 da Monaco.

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