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Antonio Pappano, con l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, è pronto a dare il via alla Stagione 2020-2021 all’Auditorium Parco della Musica, con un calendario di ventotto concerti sinfonici, ventidue da camera e due tour europei in autunno e in primavera. Come resistere al travolgente carisma e alle portentose performance di una delle migliori orchestre internazionali, capace di affermare l’eccellenza musicale italiana nel mondo? Ma, prima dell’inaugurazione ufficiale, prevista per il 16 ottobre, ecco alcuni eventi decisamente da non perdere.
Primo fra tutti, quello di giovedì 24 settembre (Cavea dell’Auditorium) che pone l’accento sulla equazione, tutta francese, «fra l’arcaico-esemplare e lo stuzzicante moderno» (Bortolotto): con la lussureggiante delivrance du visible insita nella «estetica della scommessa» raveliana (Jankélévitch) de Le tombeau de Couperin; l’allure classicheggiante del meraviglioso Concerto per violoncello n. 1 op. 33, un unico ideale movimento sinfonico “in forma aperta”, cui darà voce Luigi Piovano; infine, con la «graziosa e raffinata» Sinfonia in do maggiore, seducente per la tersa galanteria un po’ retrò, composta da un Bizet appena diciassettenne.
E ancora, la replica – a grande richiesta del pubblico – di Here’s to you: l’omaggio, doveroso e accorato, al compianto Ennio Morricone, Accademico di Santa Cecilia sin dal 1996. Dopo il successo ottenuto lo scorso 17 settembre, Antonio Pappano sale nuovamente sul podio mercoledì 30 settembre alle ore 20 (Sala Santa Cecilia dell’Auditorium) per dirigere le grandi colonne sonore del maestro recentemente scomparso, icona di un’epoca.
E si parte, dunque, venerdì 16 ottobre alle 20:30 (repliche il 17 e 18). Il concerto di inaugurazione sarà trasmesso in diretta su RAI Radio 3 e in differita su RAI 5 alle ore 21.15. Il direttore musicale Antonio Pappano, per il quindicesimo anno consecutivo sul podio dell’Orchestra dell’Accademia, dirigerà il trionfale Te Deum di Bruckner e l’ultimo ciclo liederistico di Mahler, Das Lied von der Erde, per contralto (Gerhild Romberger), tenore (Clay Hilley) e orchestra: brani monumentali che, in qualche maniera, rispecchiano perfettamente lo stato d’animo e la profonda riflessione spirituale che l’attuale incertezza globale induce in tutti noi.
Nel corso della stagione, Pappano spazierà fra un vasto repertorio, offrendo al pubblico uno spaccato di autori ed epoche diverse, dall’opulenza timbrica delle Canzoni e Mottetti di Giovanni Gabrieli, pietra miliare dello sviluppo della tradizione policorale veneziana, fino alla Kammersymphonie n. 9 di Schönberg, senza dimenticare la Passione secondo Matteo di Bach e la Messa di Gloria di Rossini.
Una parata di star internazionali impreziosisce maggiormente il cartellone. Nomi autorevoli del concertismo internazionale come Maurizio Pollini, Stefano Bollani, Beatrice Rana, Jan Lisiecki, András Schiff, Grigory Sokolov, Jean-Yves Thibaudet, Julia Fischer, Leonidas Kavakos, Mario Brunello, Salvatore Accardo, Maxim Vengerov per citarne alcuni. Sul podio di Santa Cecilia torneranno straordinari direttori amati dal pubblico, fra cui Vasily Petrenko, Semyon Bychkov, Daniele Gatti, Valery Gergiev, Myung-Whun Chung, Gianandrea Noseda, Trevor Pinnock, Sir John Eliot Gardiner, Jakub Hrůša, Juraj Valčuha, John Adams e James Levine. Da segnalare, in particolare, il ritorno dopo quasi venticinque anni dall’ultimo concerto nel 1996, di Herbert Blomstedt, il più longevo fra i direttori attualmente attivi, che a Santa Cecilia dirigerà la Quinta sinfonia di Anton Bruckner.
Numerosi i debutti: prima volta a Santa Cecilia per l’olandese Jaap van Zweden, attuale Direttore Musicale della New York Philharmonic e per il finlandese Jukka Pekka Saraste; per Alpesh Chauhan, attuale Direttore della Birmingham Opera Company che dirigerà Beatrice Rana nel Secondo Concerto per pianoforte di Rachmaninov; prima volta anche per Kazuki Yamada, Direttore Principale e Direttore artistico dell’Orchestre Philharmonique di Montecarlo, che dirigerà Luigi Piovano nelle Variazioni Rococò di Čajkovskij. Trevor Pinnock, pur essendo una presenza abituale delle stagioni ceciliane, debutterà alla guida dell’Orchestra di Santa Cecilia nell’Oratorio di Natale di Bach. E ancora, prima volta in calendario di stagione per Carlo Rizzari che dirigerà una serata interamente dedicata alla musica spagnola.
Tra le voci, non mancheranno nomi noti come la star della lirica Markus Werba, interprete del ciclo Des Knaben Wunderhorn di Mahler, eseguito per la prima volta in forma integrale a Santa Cecilia nel corso di due serate sotto la direzione di Daniele Gatti. Nella Passione secondo Matteo diretta da Antonio Pappano, Julian Prégardien e Carolyn Sampson, specialisti del reprtorio bachiano, affiancati da un cast internazionale.
Tra gli emergenti, i tenori americani Clay Hilley (in Mahler nel concerto inaugurale di stagione) e Brian Jagde (interprete delle Otto romanze di Verdi nella trascrizione di Luciano Berio); il francese Benjamin Bernheim (nell’Elias di Mendelsshon) e l’esuberante soprano sudafricano Golda Schultz (nel Requiem tedesco di Brahms), considerata una delle più talentuose e versatili oggi sulla scena. Ci sono poi gli italiani: Mariangela Sicilia, Raffaella Lupinacci e Gianluca Buratto nel cast dello Stabat Mater di Rossini; Sara Mingardo e Andrea Mastroni in quello della Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Gergiev.
Ampio spazio è riservato inoltre a talenti emergenti del panorama internazionale come Tom Borrow, ventenne pianista israeliano salito alla ribalta nel gennaio 2019 – oggi nel pieno di una carriera folgorante che nel corso dell’anno lo vedrà debuttare con le più importanti orchestre – e che a Santa Cecilia eseguirà il Concerto per pianoforte e orchestra K 491 di Mozart diretto da Semyon Bychkov. Debutto per il violinista ucraino Valerij Sokolov, considerato uno dei più interessanti della sua generazione. Prima volta sul palco ceciliano per il pianista andaluso Javier Perianes e per il pianista islandese Víkingur Ólaffson che il New York Times ha definito “il Glenn Gould d’Islanda”.
Info: santacecilia.it
Attilio Cantore