A Napoli il San Pietro a Majella celebra Mercadante

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Per nascita pugliese ma con un cuore partenopeo. Fra l’illustre schiera di fecondi maestri della cosiddetta “scuola napoletana” spicca senz’altro il nome glorioso di Saverio Mercadante. Figlio illegittimo di un nobile di Altamura dall’animo giacobino, nella capitale borbonica studia con il compositore altamurano Giacomo Tritto e con il napoletano Niccolò Zingarelli. Suo “compagno di banco” fu il catanese Vincenzo Bellini, di pochi anni più giovane (nello stesso periodo si formavano anche il romagnolo Piero Maroncelli, futuro carbonaro, e il calabrese Nicola Antonio Manfroce, enfant prodige morto a soli 22 anni a pochi mesi dal suo debutto al San Carlo con la tragedia Ecuba); suo eterno rivale sarà il bergamasco Gaetano Donizetti. Dedicandosi con pari entusiasmo al melodramma e al repertorio strumentale (mirabili i suoi lavori per clarinetto e per flauto), «dopo una lunga anticamera trascorsa nel palazzo rossiniano a tirarne a lucido il mobilio con manieristica competenza, e un ancor più lungo indugiare in aree di gusto veterometastasiano» (Giovanni Carli Ballola), un bel momento Mercadante, rompendo i pudori convenzionali di un aureolato linguaggio musicale, decide di adeguarsi alle moderne istanze rinnovatrici del teatro votandosi con agevole entusiasmo a un nuovo credo estetico: ecco che, sul finire degli anni ’30 dell’Ottocento, scrive con toni programmatici a Francesco Florimo, all’epoca archivista – e successivamente direttore – della biblioteca del Conservatorio: «Variate le forme, bando alle cabalette triviali, esilio ai “crescendo”, tessitura corta, meno repliche, qualche novità nelle cadenze, curata la parte drammatica, l’orchestra ricca senza coprire il canto, tolti i lunghi “a soli” nei pezzi concertati che obbligavano le altre parti ad essere fredde a danno dell’azione, poca gran cassa e pochissima banda».

Dal 1840 fino alla sua morte avvenuta nel 1870, per sei lustri Mercadante dirige il Conservatorio San Pietro a Majella. Per celebrare il 150° anniversario della scomparsa del glorioso compositore, nonché suo collega, l’attuale direttore della prestigiosa istituzione napoletana, Carmine Santaniello, ha voluto promuovere un fastoso programma di celebrazioni di ampio respiro (fino al 17 dicembre), teso a far conoscere il magistero di Mercadante a un pubblico sempre più vasto. Coordinatori e promotori dell’iniziativa sono gli storici della musica Antonio Caroccia e Paologiovanni Maione, che si avvalgono del supporto di un comitato internazionale di prim’ordine: si va dal San Carlo al Teatro alla Scala, passando per le più blasonate università italiane – Milano, Napoli, Bari, Teramo – e straniere – Washington, Vienna, Barcellona, Madrid, Lisbona. Motivo di particolare orgoglio è poi la presenza di Riccardo Muti nel comitato d’onore delle celebrazioni: in apertura del concerto dell’8 novembre, che lo vedrà sul podio dell’Orchestra del San Carlo, campeggia la spagnoleggiante ouverture da I due Figaro, melodramma buffo da lui riscoperto e presentato nel 2011 al Ravenna Festival in un memorabile allestimento firmato da Emilio Sagi.

In occasione della “Festa della Musica”, domenica 21 giugno alle ore 18 doppio appuntamento live streaming sul canale YouTube e la pagina Facebook del Conservatorio napoletano e del Comune di Altamura. Dalla Sala Scarlatti del San Pietro a Majella verranno illustrate nel dettaglio le iniziative delle celebrazioni meracadantiane (oltre ai concerti, un maxi-convegno itinerante che parte da Napoli nel mese di ottobre, facendo tappa a Vienna e infine alla Scala di Milano, in una triangolazione virtuosa all’insegna dell’eccellenza). Francesco Pareti suonerà per l’occasione il prezioso pianoforte “a coda” appartenuto al maestro altamurano, oggetto di un recente restauro. Il quartetto d’archi composto da Ciro Liccardi, Mario Dell’Angelo, Andrea Maini e Raffaele Sorrentino eseguirà invece il delizioso Quartetto in la minore. In diretta dal Teatro Mercadante di Altamuraun florilegio di gustosissime arie da camera: a interpretarle Angela Lomurno e Annunziata Loporcaro, accompagnate al pianoforte da Alfredo Cornacchia.

Info: sanpietroamajella.it

Attilio Cantore

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