«Vincere Amadeus Factory mi ha cambiato la vita»: Lorenzo Albanese

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«Ascolti la fisarmonica, amico lettore, e vedrà con quale dolente nostalgia le si stringerà il cuore». Nelle parole di Gabriel Garcia Marquez un elogio allo strumento che per Lorenzo Albanese, classe 1997, è il sogno. Il sogno divenuto realtà. È lui il giovanissimo vincitore, nel 2017, della prima edizione di Amadeus Factory, primo talent dedicato ai giovani musicisti dei Conservatori Italiani. Studi iniziati nel 2013 da autodidatta, poi l’incontro con Luca Colantonio, docente di Fisarmonica al Liceo musicale di Cinquefrondi (RC) e l’ammissione al Conservatorio  di Musica “F. Torrefranca” di Vibo Valentia sotto la guida del M° Mario Stefano Pietrodarchi. Vincitore di vari concorsi regionali e nazionali suona nel mese di agosto 2018 per la Gioventù Musicale Italiana, in Provincia di Milano. Lo incontriamo per chiedergli della sua fisarmonica e di come sia cambiata la sua vita dopo Amadeus Factory.

L’incontro con la fisarmonica?

«Tutto iniziò per volontà del nonno paterno: giorno dopo giorno mi parlava di questo bellissimo strumento che amava particolarmente. Iniziai all’età di 4 anni con l’organetto diatonico (strumento tipico Calabrese), ma crescendo sentii la necessità di suonare uno strumento che, per certi versi, non fosse limitato. L’unico strumento che dal punto di vista timbrico e strutturale si avvicinava a quello che già suonavo era la fisarmonica. Iniziai a suonare il liscio all’età di 11 anni fino a quando, nel 2013, incontrai Luca Colantonio, docente di Fisarmonica al Liceo musicale di Cinquefrondi (RC), “il maestro che mi stravolse la vita, migliorandola”. Fin dalla prima lezione ho capito che la musica era nella mia anima, semplicemente ancora non l’avevo scoperto, e che migliorando un po’ di cose e superando alcune problematiche dal punto di vista musicale avrei potuto aspirare alla vita da concertista che fin da piccolo desideravo. Nel corso di 2 anni mi fece conoscere il suo ex Maestro di Conservatorio, Mario Stefano Pietrodarchi, docente con cui ho continuato i miei studi. “Tutto si può ottenere se veramente lo si vuole, basta credere nei tuoi sogni, studiare e avere la voglia di farlo”».

Tanti i concorsi musicali vinti poi Amadeus Factory 2017: cosa ha reso speciale quest’esperienza?

«Mi parlavano spesso di Concorsi, fin dall’inizio del mio percorso di formazione musicale. Ne feci veramente tanti in Calabria, a Napoli a Roma, li vinsi pure, ma io ed il mio Maestro stavamo cercando qualcosa di più importante e diverso dai soliti Concorsi per musicisti. Nello stesso periodo dovevo preparare il Concorso di Castelfidardo e il premio delle Arti, ma scelsi Amadeus Factory perché era la prima edizione quindi qualcosa di nuovo all’orecchio dei musicisti. E, anche se partecipavo con la consapevolezza di non essere certo di vincere, avrei almeno avuto la possibilità di confrontarmi con i migliori strumentisti degli altri Conservatori italiani. Così come Luca Colantonio e Mario Stefano Pietrodarchi mi stravolsero la vita, altrettanto successe dopo la vittoria inaspettata di Amadeus Factory. Mi si è aperto un mondo che prima non conoscevo, un mondo fantastico! Non pensavo che fare il Concertista fosse così bello e ricco di momenti emozionanti – specie ogni fine concerto. “Vincere il concorso mi ha reso la vita speciale” ».

Cosa pensa di Amadeus Factory, un talent dedicato a giovani esecutori provenienti dai Conservatori italiani?

«Intanto penso che qualsiasi altro Concorso, a prescindere dal fatto che lo si vinca o meno, serva ad ogni musicista nel periodo di formazione per confrontarsi con i propri avversari e solo così facendo si possa crescere musicalmente e alzare i propri livelli di interpretazione. Ma la particolarità che ha reso Amadeus Factory un talent per giovani musicisti eccezionale è quella di aver saputo mettere a confronto solo e soltanto i migliori studenti di ogni Conservatorio italiano; di aver permesso loro di essere valutati, sia dal punto di vista interpretativo che tecnico, da una giuria validissima. Questo è avvenuto nei vari step, dalla registrazione alla Semifinale e alla Finale».

Ci avviciniamo all’edizione 2018: sulla base della sua esperienza avrebbe suggerimenti per i prossimi candidati?

«Tornassi indietro parteciperei al concorso altre mille volte, ma oggi l’unica cosa che posso consigliare a tutti i giovani musicisti è quella di provare assolutamente questa esperienza magnifica, di perseverare nello studio prima di affrontare il talent ed essere molto tranquilli davanti al pubblico; di  eseguire tantissime volte i vari brani davanti alla gente, non tanto per far sparire l’ansia ma per riuscire a gestirla al meglio».

In che modo la vittoria dell’Amadeus Factory 2017 ha influenzato la sua carriera?

«Prima di costruirsi una carriera nel mondo della musica, come d’altronde in ogni altra professione, credo sia necessaria un po’ di gavetta. Soltanto così si può essere dei giovani e umili musicisti. Amadeus Factory ha costituito la fine della mia gavetta e l’inizio di una brillante carriera. La fine della mia gavetta, non perchè adesso non ne abbia più bisogno, ma perché, fortunatamente, in un futuro prossimo si prospettano concerti in Italia e all’estero e altri concorsi sarebbero stati inutili. I concorsi servono certamente a mettere una marcia in più ma, una volta arrivati, si pensa solo a suonare in ogni occasione possibile».

Sogni nel cassetto?

«Forse il mio era un sogno nel cassetto che lentamente sta diventando realtà. Da sempre sognavo di fare il musicista e per sempre ormai lo farò. È un qualcosa che fa parte della mia vita e non riuscirei mai a pensarla senza la fisarmonica. A proposito cito una frase che mi ha particolarmente colpito e trasmesso tanta energia nello studio: “ALLENATI quando gli altri dormono, STUDIA quando gli altri escono, RESISTI quando gli altri mollano e alla fine avrai quello che gli altri SOGNANO”».

Prossimi impegni 

18-20 Agosto: Montebruno (GE)

7 Novembre: Conservatorio di Alessandria (AL)

8 Novembre: Villa Tesoriera corso Francia (TO)

27 Novembre: Ist. Di Cultura Italiano (IRL)

10 Marzo: Teatro dei Ginnasi (RO)

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