Una viaggio sospeso tra la musica e la poesia, ecco cos’è Viva Vivaldi The Four Seasons Mystery, la mostra-spettacolo visitabile al Museo Diocesano di Venezia fino al 2018.
Le mostre cosiddette “a effetto immersivo” sono ormai sempre più diffuse, ma è la prima volta che in Italia un progetto di questo tipo viene realizzato per raccontare un musicista. Viva Vivaldi The Four Seasons Mystery è infatti un format inedito: più che un’esposizione si tratta di uno spettacolo artistico che si snoda in un vero e proprio percorso sensoriale di quaranta minuti, con la regia del poeta Davide Rondoni, che ne è anche direttore artistico.
Tutto nasce in primis per suscitare nello spettatore la bellezza: effetti sonori e visivi di ultima generazione, un sistema tecnologico sofisticato e innovativo di grandi proiezioni in HD, Multi-Directional Sound, insieme a effetti olfattivi, si snodano in tre sale, partendo dal chiostro di Sant’Apollonia. Ci si ritrova avvolti in una sinfonia di note, colori, forme e segni che mettono in luce i tratti di una personalità complessa, genio musicale e sensibile educatore come Vivaldi, per ricreare nello spettatore quella sensazione di stupore verso il creato, quella ricerca della “scintilla” del sacro che fa da filo conduttore a gran parte del repertorio del compositore.
All’interno del percorso è inserito il video mapping d’interni, realizzato per la prima volta nel nostro Paese e basato su una tecnologia multimediale che crea l’effetto di una realtà aumentata giocando sull’illusione ottica tra la superficie reale e la sua seconda “pelle”. Ne vengono fuori dei giochi di destrutturazione che sorprenderanno il visitatore nella sala ad archi dove esploderà il gran finale, suscitando, così come stanno scrivendo i visitatori sul guestbook, forti emozioni anche in chi non necessariamente è appassionato di musica.
Viva Vivaldi The Four Seasons Mystery ha ottenuto il sostegno della Fondazione Giorgio Cini, e in particolare dell’Istituto Antonio Vivaldi, il patrocinio di Mibact, Enit, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di “Sensi Contemporanei” uno dei programmi culturali ministeriali più ambiziosi degli ultimi anni in tema sviluppo della cultura, dell’arte contemporanea e dell’economia.
La mostra è nata da un’idea di Gianpiero Perri e Francesco Bernardi, rispettivamente General Manager e Presidente di Emotional Experiences, la società che lo ha prodotto. A completare il quadro, uno staff prestigioso che vede, al fianco di Davide Rondoni, Jean-Francois Touillaud come direttore tecnico responsabile dell’allestimento, Gilles Ledos direttore artistico per la produzione di immagini e filmati, Cristian Carrara per la consulenza musicale e la realizzazione della colonna sonora, Gianni Canova per la consulenza cinematografica, Marco Pozzi per la regia di un’istallazione video, l’illustratore e designer Raffaele Gerardi, le due storiche dell’arte Beatrice Buscaroli e Elena Marchetti, la ricercatrice britannica Micky White nonché una delle massime esperte della biografia del “prete rosso”, e la direzione di produzione di Maria Gerardi. Importanti anche il supporto del Patriarcato di Venezia e la collaborazione autorevole del Maestro Fanna.