Al Teatro Elfo Puccini di Milano è in scena in questi giorni “Va pensiero” (fino al 14 gennaio), una creazione corale, una drammaturgia di Marco Martinelli, che condivide l’ideazione e la regia con Ermanna Montanari, realizzata in coproduzione con ERT Fondazione: la “speranza” risorgimentale inscritta nella musica di Giuseppe Verdi fa da controcanto al “pantano” e alla corruzione dell’Italia di oggi.
La storia è ambientata in una piccola città dell’Emilia-Romagna all’inizio del secolo, dove un coraggioso vigile urbano non obbedisce ai poteri forti, e si fa licenziare pur di mantenere la propria integrità: l’intreccio di mafia, politica e imprenditoria “disponibile” che sta avvelenando il tessuto sociale della regione che ha visto nascere il socialismo e le prime cooperative.
Dopo Pantani e Rumore di acque, Slot Machine e Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi un altro affondo di Marco Martinelli sulla patria “sì bella e perduta”, raccontata attraverso i suoi inferni e i suoi gesti di ribellione: un grido disperato e ancora vibrante di speranza, perché si ritrovi il senso di parole come “democrazia” e “giustizia”.
Lo spettacolo in due atti, con le scene di Edoardo Sanchi, vedrà in scena l’ensemble del Teatro delle Albe insieme ad altri attori “ospiti”, e un coro dal vivo, diretto da Stefano Nanni, che eseguirà arie e corali dalle opere verdiane.
Info: elfo.org