Attesissimo e salutato da un tutto esaurito pressoché immediato, il recital a Milano del tenore più famoso del mondo è anche un ritorno a casa, in attesa di un nuovo appuntamento in sede operistica. A Milano Kaufmann debutta nel 1997 al Piccolo Teatro nella storica edizione di Così fan tutte di Mozart, ultima regia di Giorgio Strehler, e alla Scala due anni dopo, in sordina, come Jaquino in alcune recite di Fidelio diretto da Riccardo Muti.
Nel recital straordinario alla Scala, accompagnato come sempre da Helmut Deutsch, Kaufmann propone alcuni degli autori a lui più cari e congeniali: a una selezione di pagine di Liszt seguono alcune delle più celebri versioni mahleriane delle liriche di Friedrich Rückert, da Ich bin der Welt abhanden gekommen a Mitternacht. La seconda parte si apre con sette poesie del Buch der Lieder di Heinrich Heine musicate da Hugo Wolf per poi presentare i Vier letzte Lieder di Strauss che Kaufmann aveva cantato tra l’altro all’Accademia di Santa Cecilia con Antonio Pappano nel 2017. Per il pubblico milanese una nuova opportunità di confronto dal vivo tra interpretazioni autorevoli di queste pagine arcane e meravigliose che negli ultimi anni sono state eseguite nella Stagione dei Recital di Canto da Krassimira Stoyanova e Diana Damrau.