Special Guest Giovanni Falzone: una vita tra Jazz, rock e classica

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Il 9 giugno in prima assoluta all’Auditorium di Milano il trombettista Giovanni Falzone esegue con il Giovanni Falzone Border Trio e l’Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi la sua Blackstar suite tributo al genio di David Bowie. In programma anche Heroes di Philip Glass.

«Da quando nel 2004 ho deciso di dedicarmi totalmente alla musica creativa, ho sempre concepito questo viaggio tenendo conto di tre generi musicali per me fondamentali: il jazz, il rock e la musica classico-contemporanea.

Il rock ha accompagnato la mia adolescenza. La musica classica l’ho studiata in Conservatorio fino a diventare un musicista di professione, il che mi ha permesso di collaborare con diverse orchestre liriche e sinfoniche per poi entrare a far parte in maniera stabile, dell’organico dell’Orchestra sinfonica di Milano “G. Verdi” nella quale ho passato sei anni. Infine il jazz, che è la passione che ho sviluppato per ultima in ordine cronologico, ma che mi ha rapito totalmente, alla velocità della luce, soprattutto da quando ho scoperto che attraverso questo genere musicale avrei potuto far convivere magicamente questi tre universi sonori da me tanto amati. Così da quell’ormai lontano 2004 non ho mai smesso di coniugare queste tre grandi passioni all’interno del mio mondo musicale sia solistico/creativo che compositivo.

“BLACKSTAR Suite” nasce esattamente con lo stesso spirito ma questa volta, unito al desiderio di comporre per Orchestra Sinfonica – che sarà diretta in questa prima assoluta dall’amico ed ex collega d’orchestra Francesco Bossaglia nonché musicista di grandissima apertura mentale – più il mio Border Trio, con il quale esploro da diversi anni tutte quelle musiche che stanno “ai bordi” del jazz del rock e della musica classico-contemporanea. Insieme alla voglia di far convivere tre generi musicali c’è anche il desiderio di omaggiare un grande musicista, David Bowie, scomparso purtroppo prematuramente, e in particolare il suo ultimo lavoro discografico, Blackstar capolavoro di rara e raffinatissima bellezza che tra l’altro è stato registrato con alcuni dei musicisti migliori della scena attuale del jazz mondiale.

Quest’album di Bowie l’ho ascoltato e interiorizzato così tanto che quando da parte della direzione artistica dell’Orchestra Verdi mi è stato chiesto se volevo cimentarmi in un’ operazione di questo genere non ho avuto assolutamente alcun dubbio nell’accettare questa nuova avventura! Dopo aver valutato le varie possibilità ho pensato subito di coinvolgere anche il mio Border Trio con Gianluca Di Ienno alle tastiere e Alessandro Rossi alla batteria proprio perché nella mia testa, un attimo dopo la richiesta, aveva già preso quasi totalmente forma, magicamente, l’intero quadro sonoro, tra le sonorità e le potenzialità del trio e la complicità che si è venuta a creare in questi anni di attività, con l’Orchestra Verdi e suoi musicisti ai quali mi lega affetto e gratitudine.

Mi appresto quindi con entusiasmo a intraprendere questo nuovo viaggio musicale che spero coinvolgerà sia il pubblico della sinfonica che quello del jazz e del rock, perché questa nuova coraggiosa avventura “crossover” de laVerdi ha proprio lo scopo di mettere in relazione tutte le musiche…operazione tanto più meritoria in un periodo storico in cui tutto corre velocemente, molto spesso a discapito della qualità e della cura della progettualità».

Giovanni Falzone

Info: laverdi.org

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