Sino al 26 marzo Monica Bacelli è Diana nell’opera La Calisto di Francesco Cavalli (1602-1676) al Teatro Real di Madrid. La direzione è di Ivor Bolton, la regia di David Alden.
Non so come sia stato nel 1651 cantare e con quale voce interpretare una scrittura vocale così ampia e capricciosa. O forse sono proprio le continue escursioni di tessitura vocale che delineano la personalità contraddittoria, piena di improvvisi cambiamenti di umore, di rigore e abbandono della crudele e rigida dea della caccia che ama teneramente in segreto un pastore dall’animo sensibile e perennemente addormentato?
In ogni caso per me, nel 2019, è stato, sì, difficile, ma anche affascinante, edificante e gratificante lasciarsi portare dalla musica di Francesco Cavalli e dal ricchissimo italiano di Giovanni Faustini attraverso le mitiche, ma così umane vicende dell’ascesa alle stelle della semplice Calisto.
Il viaggio compiuto con splendidi, bravissimi colleghi e continuisti nel fantasmagorico spettacolo di David Alden, tutti guidati dall’immenso Ivor Bolton.
Monica Bacelli