Il 28 dicembre comincia il Carnaval de negros y blancos

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Tra la fine di dicembre e i primi di gennaio, più precisamente da tre giorni dopo Natale e fino all’Epifania, a San Juan de Pasto ha luogo un rituale unico, per intensità emotiva e vivacità. Nel paese colombiano, le tradizioni native andine e quella spagnola si fondono, dando infatti vita a un rituale propiziatorio per l’anno a venire: il “Carnaval de negros y blancos” (noto anche come “Carnaval de Pasto”).

Tutto ha inizio il 28 dicembre con quello che è conosciuto come il “Carnevale dell’acqua”, quando nelle case e per le strade viene versata proprio acqua, simbolo di purezza e pulizia. La vera festa comincia qualche giorno dopo, la sera di Capodanno: per le vie cittadine sfila infatti una grande parata satirica, con protagonisti personaggi ed eventi dell’anno che ci si appresta a salutare. Il loro destino? FInire in cenere in un grande falò, proprio alla fine della sfilata!

Tuttavia, l’evento principale ha luogo proprio alla fine del “Carnaval”, nel corso degli ultimi due giorni di celebrazioni: tutti infatti truccano il proprio viso prima di nero e, il giorno successivo, di bianco. E questo è simbolo di uguaglianza tra uomini e donne, di stretta fratellanza, di intima comunione. Va inoltre detto che ogni casa apre le proprie porte, diventando punto di incontro, laboratorio artistico e crocevia di opinioni, mentre le vecchie generazioni tramandano la tradizione carnevalesca alle nuove. In poche parole, tutti sono uniti nella speranza di un futuro migliore, nella vita quotidiana così come nei grandi eventi.

La musica non può che avere un ruolo di primo piano in questo evento: la collettività dell’evento è ben rappresentata dalle grandi formazioni musicali, specialmente bande, che danno voce alle feste, ed è specialmente la “murga” a essere protagonista. Musica, danza e recitazione si coniugano in questa forma d’arte di strada.

Dal 2009, il “Carnaval de negros y blancos” è iscritto nella lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

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