È cominciata il 26 ottobre Teatri del suono, la 52ª edizione della Stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto, con un cartellone firmato per la terza volta da Marco Angius.
Ad aprire è stata l’ultima versione della Leonora di Beethoven, l’Ouverture del Fidelio, in un programma diretto da Marco Angius seguito dalla Sinfonia n. 9 di Mahler nella versione di Klaus Simon, come esempio della trasformazione della sinfonia in teatro musicale. Questa edizione, infatti, come ha spiegato proprio Angius, è teatro musicale in versione sinfonica, un teatro da ascoltare, non da vedere, un teatro in cui è centrale la forza rappresentativa del suono con la sua autonoma capacità di esprimersi.
Per questo il cartellone offre musiche che sono la sintesi di opere liriche (le tre Leonore del Fidelio di Beethoven, i Sette Intermezzi da Il suono giallo di Solbiati), di balletti (il Pulcinella di Stravinsky) o di colonne sonore per il cinema (l’Hamlet Suite di Shostakovich), insieme a brani per voce recitante e orchestra dove gli strumenti sono personaggi a loro volta (Pierino e il lupo di Prokofiev, ma anche l’Ode a Napoleone Bonaparte di Schönberg). E non è un caso neanche che il compositore residente di quest’anno, dopo Salvatore Sciarrino e Ivan Fedele, sia Giorgio Battistelli, figura centrale della drammaturgia musicale internazionale.
Battistelli sarà anche il protagonista della nuova serie di “Lezioni di suono”, previste nella primavera del 2018 e a lui OPV ha commissionato un nuovo lavoro che verrà eseguito in prima assoluta il 15 marzo 2018. Una novità di questa edizione saranno poi le “Lezioni di sabato”, ripetizioni di musica con gli interpreti della Stagione, una nuova formula divulgativa in orario pomeridiano che deriva dalle fortunate “Lezioni di suono”, di cui il ciclo costituirà anche una speciale anteprima.
Il programma, con un’impostazione dichiaratamente novecentesca voluta sia per rinnovare il repertorio dell’OPV, ma anche per avvicinare il pubblico alla modernità dell’arte, continuerà il 9 novembre con Pierino e il lupo di Prokofiev, nel quale a recitare saranno sia l’attore Paolo Rossi che gli strumenti d’orchestra, che diventano personaggi della storia.
Completano il programma due riletture d’autore: Stravinsky che orchestra il Notturno n. 2 di Chopin e Shostakovich con la colonna sonora per il film Hamlet di Kozintsev. Ancora Stravinsky sarà protagonista del terzo concerto del cartellone (23 novembre) che prevede il Pulcinella (riscrittura di musiche di Pergolesi), la Scarlattiana di Casella (divertimento su temi di Domenico Scarlatti) e la Sinfonia n. 1 di Prokofiev.
Immagine di copertina: Paolo Rossi