Antonio Pappano eseguirà, in occasione dell’apertura della Stagione concertistica 2019/2020 – insieme all’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e al Coro del Teatro San Carlo di Napoli guidato da Gea Garatti Ansini – un’opera di rarissima esecuzione nella storia dell’Accademia, dalla potenza impressionante per lo straordinario organico impiegato e momenti di poeticità a tratti inaspettata: la “Grande messe des morts” di Berlioz, composta nel 1838 con libretto in latino.
Una stagione – la quindicesima sotto la direzione musicale di Antonio Pappano – che prevede ventotto concerti sinfonici, quattordici da camera e quattro tournée europee e italiane per 270 giorni di musica tutta da ascoltare e anche da scoprire.
Il Requiem è il primo dei tre appuntamenti del ciclo FANTASTICO BERLIOZ che l’Accademia ha programmato per rendere omaggio al compositore francese. Dopo il concerto inaugurale, Pappano dirigerà, ancora di Berlioz, l’Ouverture dall’opera Benvenuto Cellini e la Sinfonia Fantastica, mentre il Direttore Ospite Principale Mikko Franck sarà sul podio per l’Ouverture dall’opera Beatrice et Benedict, soggetto ispirato a Berlioz dalla commedia Molto rumore per nulla di Shakespeare.
Un altro anniversario importante è quello che ricorre nel 2020, quando verrà celebrato il genio di Ludwig van Beethoven per i 250 anni dalla sua nascita e che l’Accademia ricorderà con diversi appuntamenti che si intensificheranno nel corso dell’anno. Torneranno in cartellone, per l’occasione, due rarissime Ouverture: Re Stefano, diretta da Antonio Pappano, e La Consacrazione della Casa diretta da Tomáš Netopil, scritta da Beethoven negli anni della composizione della Nona sinfonia. Sotto il segno di Beethoven, l’Accademia ospiterà anche un prestigioso debutto sul podio, quello del giovanissimo direttore israeliano Lahav Shani, fresco di nomina come Direttore Principale della Israel Philharmonic e Direttore Ospite Principale dei Wiener Symphoniker che dirigerà Emanuel Ax nel Concerto n. 5 “Imperatore”. Ancora Beethoven quando Gianandrea Noseda dirigerà il Concerto per violino con Leonidas Kavakos.
Con Pappano sul podio non poteva mancare lo spazio dedicato all’opera. Sir Tony dirigerà un concerto rossiniano che impagina arie dalla Semiramide e dall’Otello, la Sinfonia da Ermione e la Messa di Gloria, con un cast internazionale che comprende Javier Camarena, Lawrence Brownlee, Federica Lombardi, Teresa Iervolino e Carlo Lepore e che sarà dedicato alla memoria di Bruno Cagli.
Il sipario sull’opera si riaprirà per il concerto conclusivo della Stagione con la Trilogia Tudor (arie selezionate da Anna Bolena, Maria Stuarda e Roberto Devereux) di Donizetti diretta da Pappano e che vedrà sul palco ceciliano l’atteso ritorno del soprano tedesco Diana Damrau.
Confermata la presenza delle illustri bacchette, come Juraj Valčuha, Manfred Honeck, Myung-Whun Chung, Jakub Hrůša, Pablo Heras-Casado e Gustavo Dudamel a prova di un rapporto privilegiato con l’Accademia. Tre straordinari direttori affronteranno tre delle più importanti opere composte da Stravinskij per Djaghilev e la compagnia dei Balletti russi: Mikko Franck per la Sagra della Primavera, Daniele Gatti con Petruška e Valery Gergiev che dirigerà l’Uccello di fuoco.
Quattro le tournée previste dall’Orchestra, due con la direzione di Pappano, che dal 4 al 10 novembre dirigerà la compagine ceciliana e i pianisti Martha Argerich e Francesco Piemontesi a Parigi e in Svizzera, e sarà in Germania dal 20 al 25 gennaio con la violinista Janine Jansen. Attesa e prestigiosissima la tournée italiana dell’Orchestra che dal 10 al 14 dicembre sarà guidata da Gustavo Dudamel. Il 29 aprile, infine, l’Orchestra di Santa Cecilia sarà diretta ad Atene da Daniele Gatti con Leonidas Kavakos nella veste di solista.
Immagine di copertina Ph. Fabio Lovino