Oggi a Milano si terrà “Una giornata per Antonio Smareglia”, un convegno seguito da un concerto per riscoprire uno compositore operista dimenticato, fra i più interessanti di fine Ottocento e inizio Novecento.
L’evento è organizzato e prodotto dall’associazione culturale non profit Ab Harmoniae Onlus con il sostegno della Camerata di Cremona e la collaborazione di Serate Musicali che ha inserito l’evento nella sua stagione di concerti 2017/2018. Comincerà con un convegno presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani a Milano per concludersi, in serata, con l’esecuzione de La Falena, leggenda lirica in tre atti sui versi di Silvio Benco. L’opera, in forma di concerto, fu eseguita in tempi moderni nel 1975, a Trieste, per la direzione di Gianandrea Gavazzeni, e lo scorso luglio in un’anteprima a Bergamo per la rassegna “L’Opera Palazzo” e ruota intorno alla figura di Redana (La Falena), creatura della notte, innamorata ma, al tempo stesso, che non conosce amore né le leggi degli umani. Si muove tra “fosche selve” e filtri magici che la porteranno al delitto e all’estasi, per poi discolorarsi e morire all’albeggiare del nuovo giorno.
Oggi, dopo 42 anni di assenza, torna in scena presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano nell’interpretazione di Denia Mazzola Gavazzeni, soprano in carriera, vedova del grande Gianandrea Gavazzeni, nonché fondatrice e presidente dell’associazione Ab Harmoniae Onlus, che da sempre rivolge la sua attenzione a compositori o opere dimenticate. Marco Fracassi dirigerà il Coro La Camerata di Cremona e l’Orchestra Filarmonica Italiana alla presenza anche della nipote del compositore.
Smareglia, triestino, si diplomò al Conservatorio G. Verdi di Milano per poi aderire alla “scapigliatura” lombarda, scrivendo opere che raccolsero grandi successi sia a Milano (alla Scala), sia all’estero (al Metropolitan, a Vienna, a Dresda). Oggi è ritenuto un musicista mitteleuropeo e il convegno di studi a lui dedicato, che si svolgerà a partire dalla mattina, vuole offrire proprio la possibilità di conoscere il lavoro di un autore stimato anche da Arturo Toscanini, che ne diresse più volte le opere, nonché dai più illustri italianisti, musicologi e studiosi del Novecento.
Info: seratemusicali.it
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