Se lodevole è la gamma delle numerose e multiformi iniziative d’intrattenimento musicale che stanno affollando il web in questi giorni, autenticamente “eroico” è il dispiegamento di energie e progetti nel settore educational. Salvo rare eccezioni, infatti, quello dell’educazione musicale è un mondo per tradizione legato alle lezioni in presenza, al rapporto uno-a-uno tra docente e discente e alla trasmissione quasi “artigianale” di abilità e saperi. Eppure, nella presente situazione emergenziale, accademie, scuole e conservatori sembrano non solo adattarsi in tempi rapidi alle nuove strategie e-learning, ma in alcuni casi fare di necessità virtù.
La modalità online pare non scalfire particolarmente le lezioni teoriche: docenti e allievi possono beneficiare maggiormente di risorse digitali; tempi e costi di spostamento per i pendolari sono ovviamente azzerati. Per contro, a farne ingenti spese sono soprattutto le lezioni di prassi vocale e strumentale: gli standard qualitativi live risultano del tutto irraggiungibili senza strumentazioni dedicate e con connessioni internet ordinarie, al punto che l’Accademia di Imola ha optato per la procrastinazione dei corsi pratici in tempi più favorevoli.
Di diverso segno invece la risposta dei Conservatori, che, pur accettando compromessi, puntano a garantire tempi certi per esami e lauree.
Un esempio su tutti arriva da Benevento con l’ iniziativa – importante e unica in Italia – del Conservatorio “Nicola Sala” mirata a colmare il “divario digitale” nel campo dell’educazione musicale. Il direttore del Conservatorio campano Giuseppe Ilario, ha deciso l’acquisto con procedura d’urgenza di 80 tablet (Sim inclusa) per la didattica a distanza, trasferendo i fondi di bilancio precedentemente assegnati alla produzione artistica, ora bloccata. I tablet saranno distribuiti dopo Pasqua in comodato d’uso gratuito agli studenti con le maggiori difficoltà economiche: un numero significativo di dispositivi, necessario tuttavia ai tanti ragazzi che ne hanno davvero bisogno e che, in mancanza di questi, non potrebbero proseguire i propri studi.
Inoltre, a fianco degli Istituti AFAM e alla costellazione di scuole di musica che in queste settimane cercano di restare vicine ai propri allievi, sul web spuntano proposte ludico-pedagogiche anche per i più piccoli. Tra queste, On line for Kids, prosecuzione della stagione “Tutti a Santa Cecilia”, in onda sul sito e il canale Facebook dell’Accademia, propone videoclip, lezioni-concerto e laboratori.
Il Teatro alla Scala promuove MuseoKids, iniziativa che porta i bambini in visita – virtuale, s’intende – alla scoperta di fiabe, aneddoti e misteri legati al magico mondo del Teatro, sotto la guida dell’attrice Augusta Gori. Ogni domenica l’appuntamento è alle 10 su @museoscala IGTV e su fb. Al pubblico adulto è invece rivolta la docuserie del mercoledì Storie e Protagonisti del Teatro alla Scala, realizzati in occasione di mostre su Arturo Toscanini, Maria Callas, Nei Palchi della Scala e altre ancora.
A proposito di virtual tour, a Parma, Capitale Italiana della cultura 2020, il Regio, che quest’anno si accingeva a salutare la XX edizione del Festival Verdi, lancia Immersive 360°, offrendo al pubblico l’incredibile esperienza di spostarsi sulla scena tra gli artisti, grazie a registrazioni panoramiche all’avanguardia effettuate nelle ultime edizioni del Festival, utilizzando un Microfono Eigenmike a 32 capsule e ben 8 videocamere Gopro. Infine, con il progetto Il Regio a casa tua, la biblioteca multimediale del Regio offre contenuti archivistici al pubblico, tra cui il documentario Festival Verdi. Tradizione e Innovazione e le Favole a sorpresa per i più piccoli.
Nella speranza che musica e creatività possano essere più contagiose dei virus.
Silvia Del Zoppo