Aura di classicismo e novità per la stagione n. 55 dell’Orchestra di Padova e del Veneto

in News
  1. Home
  2. News
  3. Aura di classicismo e novità per la stagione n. 55 dell’Orchestra di Padova e del Veneto

«Dalla grata dei rami / rivedo voli nascere». Leggendo il distico finale dell’Aura di Eugenio Montale un senso di riappropriazione e speranza si fa largo. Lo stesso che caratterizza la 55stagione dell’Orchestra di Padova e del Veneto. Un’avventura artistica che prosegue e si rinnova, in uno dei periodi più critici che la musica e lo spettacolo dal vivo si siano mai trovati ad affrontare. Marco Angius – che quest’anno festeggia i suoi primi cinque anni di direzione musicale e artistica dell’OPV – mette a punto un cartellone articolato in 15 appuntamenti, dal 15 ottobre al 6 maggio. Lo ribattezza evocativamente Aura, termine dalle suggestioni diverse, che abbraccia a un tempo arte e filosofia, letteratura e musica, in un unicum spazio-temporale: da Giotto a Benjamin, da Petrarca a Maderna. «I periodi storici si mescolano in un eterno presente», spiega Angius, «e così la musica del passato scorre attuale, reinventata, mentre i compositori si rispondono a distanza di secoli e il viaggio nel tempo riparte con la musica e i suoi spazi risonanti». In particolare, questa stagione intende sottolineare la stretta connessione dell’Orchestra con la città di Padova, per la quale sostiene la candidatura Padova Urbs Picta. La Cappella degli Scrovegni di Giotto e i cicli affrescati del Trecento a Padova per l’iscrizione nella World Heritage List UNESCO.

Dopo il successo dei concerti estivi e l’imminente partecipazione alla opening night della Biennale Musica (25 settembre) – con la consegna del Leone d’Oro a Luis de Pablo (1930), la prima esecuzione assoluta del Concierto para viola y orquesta e la prima esecuzione italiana delle Fantasías para guitarra y orquesta – l’OPV si prepara alla inaugurazione della stagione 2020-2021. Giovedì 15 ottobre un evento straordinario al Gran Teatro Geox, l’unica struttura nella città di Padova in grado di assicurare una capienza di milleottocento posti a sedere. In apertura un omaggio a Ennio Morricone, in ricordo del concerto monografico che l’OPV tenne nel 1989 a Roma alla presenza del maestro: Stefano Cucci, storico collaboratore e assistente di Morricone, dirigerà alcune celebri pagine musicali del film The Mission (1986). A seguire, sui leggii dell’OPV la monumentale Nona sinfonia diretta da Marco Angius, per celebrare il 250° anniversario della nascita di Beethoven. Sul palcoscenico saranno impegnati anche i solisti dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala di Milano e il Coro del Friuli Venezia-Giulia.

A partire dal secondo appuntamento (venerdì 30 ottobre) ci si sposta nello storico Teatro Verdi, a due passi da Piazza dei Signori: la nuova “casa” dell’OPV, secondo l’accordo sottoscritto con il Teatro Stabile del Veneto. Qui si esibirà, nella doppia veste di violinista e direttore, Fabio Biondi, alla testa dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Il programma, assai accattivante, accosta la Sinfonia n. 31 “Parigi” e il Concerto n. 2 per violino di Mozart alle musiche per il balletto eroico-allegorico Le creature di Prometeo op. 43 – una serie di 17 gemme neoclassiche di sensuale eleganza canoviana, frutto della collaborazione nel 1801 fra Beethoven e il coetaneo coreografo e ballerino napoletano Salvatore Viganò, padre del coreodramma, maître de ballet a Vienna e successivamente alla Scala di Milano.

Con il concerto beethoveniano dell’8 novembre verrà invece inaugurata la nuova camera acustica del Teatro Verdi, donata all’Orchestra dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Marco Angius dirige l’ouverture Coriolano e la Settima Sinfonia, affiancato dall’attore Luciano Roman.

Il violino torna a essere protagonista con Anna Tifu diretta dal giovane maestro Jaume Santonja, già assistente alla direzione della City of Birmingham Symphony Orchestra e tra i quattro migliori giovani direttori individuati quest’anno da Iván Fischer per la masterclass della Royal Concertgebouw Orchestra (25 febbraio). E ancora con Sergej Krylov, nel doppio ruolo di solista e direttore (11 marzo).

Focus sui Concerti per pianoforte di Chopin eseguiti dal giovane pianista russo-lituano Lukas Geniušas, sotto la direzione di Oleg Caetani (25 marzo) ed Etienne Siebens (6 maggio). Classe 1990, Geniušas, medaglia d’argento ai prestigiosi concorsi pianistici Tchaikovsky 2015 e Chopin 2010, vanta già un’ampia discografia ed è apprezzato in tutto il mondo per la sua «brillantezza e maturità» artistica (The Guardian).

Per confronti flagranti, il 14 e 15 gennaio verranno tracciati i ritratti incrociati di due big della musica tedesca, Bach e Hindemith. Una occasione di approfondimento e ascolto di grandi capolavori musicali e tecniche compositive rievocate con devozione e, per dirla con Flaubert, con «le mot juste». Ci si soffermerà sull’elemento “concertante”: ecco dunque i Concerti brandeburghesi e le Kammermusiken con Daniele Orlando, Paolo Brunello, Roberto Loreggian, Tommaso Rossi, Marco Braito, Roberto Ranfaldi, Ula Ulijona, Simonide Braconi, Alessandro Taverna e Silvia Chiesa.

Il titolo stesso della stagione concertistica dell’OPV, Aura, richiama subito alla mente il nome di una delle più celebri composizioni di Bruno Maderna. Del compositore, direttore e «grandissimo improvvisatore» (Pierre Boulez) allievo di Malipiero – e a sua volta dotato delle generose «qualità del didatta, così pronto ad aiutare gli esordienti, dello studioso, dell’animatore, cui tanti compositori oggi celebri devono più di un’indicazione, o di un avvio» (Mario Bortolotto) – ricorre quest’anno il centenario della nascita. Nel rendergli omaggio, l’OPV mette in luce il repertorio elettivo del musicista veneziano, proponendo Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schönberg, diretta da Wolfram Christ (11 febbraio), e le musiche per il balletto Apollon musagète, certamente di Igor’ Stravinskij «l’opera più altamente ispirata» (Alberto Savinio), del quale Maderna continua a essere ricordato come uno degli interpreti in assoluto più raffinati (11 marzo con Sergej Krilov).

In linea con il programma proposto dall’orchestra ospite, I Pomeriggi Musicali, la 55a stagione concertistica Aura apre una finestra sul catalogo mozartiano offrendo l’ascolto di celebri capolavori, come la Sinfonia n. 40 K 550 diretta da Gérard Korsten (26 novembre), l’ouverture de Le nozze di Figaro e il Concerto K 467 con il pianista Philippe Cassard (28 gennaio). Sotto la guida del violinista e direttore brasiliano Lavard Skou Larsen, la Sinfonia n. 25 K 183 accanto a Le tombeau de Couperin di Ravel e la Sinfonietta di Poulenc (22 aprile).

La programmazione accoglie inoltre l’esecuzione di una nuova commissione OPV, Strapiombi di Uqbar del pianista e compositore milanese Federico Gardella (6 maggio). Grande attesa, poi, per la prima esecuzione assoluta di Languire a Palermo (Wagner, melodie ultime) di Salvatore Sciarrino, che sarà diretta da Angius il 3 dicembre.

Ma non è tutto. A partire dal mese di dicembre, Rai 5 trasmetterà il ciclo Immortali amate, la prima integrale (tutta al femminile) dei Concerti per pianoforte di Beethoven, registrati lo scorso luglio al Teatro Verdi di Padova. Protagoniste dei concerti, Leonora Armellini, Maria Perrotta, Mariangela Vacatello, Anna D’Errico e Gloria Campaner, introdotte da Sandro Capelletto. Rai 5 trasmetterà inoltre la quinta serie di Lezioni di suono, l’originale formula di approfondimento musicale che consta a oggi ben 13 produzioni video, interamente dedicata al rapporto del compositore Luciano Berio con la grande tradizione musicale. Entrambi i progetti hanno visto la direzione di Marco Angius.

Fuori abbonamento, il Concerto di Natale alla Basilica di Sant’Antonio diretto da Luca Oberti (18 dicembre), nel segno di Bach e Mozart.

Sul versante digital, a partire da quest’anno l’OPV mette a disposizione degli abbonati e di tutti gli amanti della musica la nuova piattaforma opv.live, “vetrina virtuale” che offre un patrimonio di oltre 100 ore di registrazioni inedite realizzate in occasione dei concerti degli ultimi anni, interviste con gli artisti, spot, contenuti didattici e lungometraggi sui concerti prodotti con le istituzioni culturali partner di OPV.

Info: opvorchestra.it

 

Attilio Cantore

 

In foto: la OPV diretta da Marco Angius © Michele Crosera

Premio della critica discografica Franco Abbiati 2019-2020: i vincitori
Tre in una: è nata la Federazione Accademie Musicali Italiane di Tradizione ( FAMIT) 

Potrebbe interessarti anche

Menu