Alla scoperta di Antonin Reicha: Special Guest Ivan Ilič

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Il Palazzetto Bru Zane di Venezia dedica ampio spazio alla figura di Antonin Reicha, didatta di riferimento della generazione romantica, la cui pregevole produzione musicale verrà presentata in un Festival dal 23 settembre al 4 novembre 2017. Tra gli artisti presenti Ivan Ilič, che il 28 sarà protagonista di un recital pianistico dal titolo “Fantasie armoniche”. Per la nostra rubrica Special Guest Ilič racconta quando e come ha scoperto la musica composta da Reicha.

 

«Beethoven è ormai diventato un simbolo culturale imprescindibile. Ma cosa è accaduto agli altri compositori, a tutti quelli che si sono trovati sul suo cammino verso l’immortalità?

Uno di questi è Antoine Reicha, nato, come Beethoven, nel 1770, e trasferito da Praga a Bonn all’età di quindici anni. I due frequentarono insieme l’università di Bonn, ed entrambi proseguirono i loro studi con Haydn a Vienna.

Mentre Beethoven promuoveva instancabilmente la propria musica per via di concerti e pubblicazioni, Reicha si guadagnava da vivere insegnando, e a Parigi lasciava dietro di sé un’enorme mole di opere inedite. Ecco il motivo per cui la maggior parte delle persone – me compreso – non erano a conoscenza del fatto che egli avesse scritto più di dodici ore di musica per pianoforte, fino a quando, recentemente, l’editore francese Symétrie non ha iniziato a pubblicare per la prima volta una gran parte delle sue opere pianistiche.

In questi ultimi anni è stato per me estremamente avvincente poter eseguire queste musiche per la prima volta, e mi ha dato particolare soddisfazione poter realizzare le prime registrazioni di brani scritti oltre duecento anni fa per conto dell’etichetta inglese Chandos. Mi viene da pensare: e se la situazione fosse stata capovolta, e le opere di Beethoven fossero state dimenticate per duecento anni? Come reagiremmo se le sentissimo per la prima volta nel 2017? Ne riconosceremmo il genio? Non ne sono così certo. Questo mi fa sentire ancora di più la responsabilità di suonare la musica di Reicha in modo convincente.

Non vedo l’ora di potermi esibire giovedì sera a Venezia, in quella che sarà probabilmente la prima italiana di alcuni dei brani per pianoforte di Reicha. È davvero una fortuna che il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française abbia deciso di riportare alla luce le sue opere tramite l’attuale festival e le sue attività di pubblicazione. Possiamo finalmente ascoltare questi brani per la prima volta e arricchire così la nostra concezione della storia della musica».

Ivan Ilič

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