Alberto Mesirca in concerto al MAC di Milano

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Dopo il successo riscosso durante la sua tournée internazionale iniziata lo scorso aprile, che lo ha portato in Olanda, Germania, Francia, Finlandia, Slovacchia e Italia, Alberto Mesirca, uno tra i più talentuosi chitarristi e interpreti classici del panorama internazionale, fa tappa a Milano.

Stasera sera, alle ore 20.30 nella sala concerti del M.A.C. (Musica Arte Cultura), il chitarrista originario di Galilea Veneta sarà protagonista del secondo concerto in programma per la stagione da camera de laVerdi, 16 appuntamenti in scena da settembre a giugno nella suggestiva cornice degli spazi del M.A.C.

Per l’occasione il giovane Alberto Mesirca presenterà la sua pubblicazione discografica, Songbook for Guitar, dedicata alle composizioni squisitamente chitarristiche dell’innovativo compositore Claudio Ambrosini.

Il progetto consiste nella rivisitazione degli spartiti per chitarra del musicista e direttore d’orchestra veneziano, vincitore del Leone d’Oro 2007 e del Premio Franco Abbiati nel 2010, nonché pioniere nel campo dello sperimentalismo nella musica elettronica.

Mesirca sviluppa il suo pensiero interpretativo sulla musica di Ambrosini, che presenta idee cariche di uno sperimentalismo sonoro influenzate da un ricco retaggio concettuale audio-visivo. L’interpretazione di Mesirca fonde a sua volta avanguardia e tradizione, evidenziando le diverse contaminazioni stilistiche a cui Ambrosini fa ricorso. Dai Tre studi sulla prospettiva alla rivoluzionaria chitarra di Jimi Hendrix, a cui è espressamente dedicato un tombeau.

L’album, edito dall’etichetta discografica KAIROS, è il risultato di un lavoro di preparazione avviato nel 2010: «Non appena mi sono imbattuto nella musica di Ambrosini e ho scoperto le potenzialità delle sue composizioni – racconta Mesirca – ho deciso di realizzare questo progetto cercando di reinterpretare la bellezza della sua musica e le peculiarità che contraddistinguono ciascuno dei brani».

Un nuovo sguardo, quello di Mesirca, che tiene fede alle importanti caratteristiche compositive originali: in primo luogo la costante ricerca strumentale, ben presente in lavori come Canzone Curva o Ciaccona in labirinto, i cui temi originali di sapore rinascimentale si rivelano in una lettura rinnovata.

Il programma di lunedì sera dedica alcuni importanti spazi anche ad altri compositori: in apertura alcuni brani di Francesco Canova da Milano, compositore del Rinascimento italiano, legato, a secoli di distanza, a Claudio Ambrosini. Secondo una teoria filosofico-musicale che Ambrosini chiama “della prospettiva”, la musica antica rappresenta per il compositore veneziano il punto di partenza delle proprie composizioni e delle ricerche timbriche immerse nel nostro tempo. In programma anche brani di Angelo Gilardino, Leo Brouwer, Marcello Nisinman e Mario Castelnuovo Tedesco.

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