Krefeld, Germania, anni ’40 del XIX secolo: un artigiano e costruttore di strumenti musicali, Heinrich Band, mette a punto quello che lui stesso chiama “bandoneòn” (rivendicandone quindi con forza la paternità): una piccola fisarmonica a bottoni che doveva, nelle intenzioni del compositore, porsi in contrasto con la “concertina”, altro tipo di fisarmonica usata nella musica folk.
Il bandoneòn, invece, ha un suono più simile a quello di un organo e, per questo motivo, viene utilizzato da subito nelle processioni religiose e in contesti sacri. Alla fine dl secolo, però, viene portato in Argentina e Uruguay dagli immigrati che volevano portare un po’ di casa e di spensieratezza durante la traversata oceanica: e, inaspettatamente, in America latina ilo bandoneon diventa lo strumento insostituibile per l’esecuzione del tango e lì rimarrà confinato sino agli anni ’40 del Novecento, quando il compositori Alejandro Barletta e Roberto Caamaño introducono lo strumento al repertorio classico,ampliandone la tecnica. Grazie a loro (e alla enorme diffusione della musica di Astor Piazzolla, amante del bandoneòn, spesso presente nei suoi brani) il bandoneòn torna in Europa, con alterne fortune nel corso dei decenni. Nonostante negli ultimi anni l’attenzione verso il bandoneon sia enormemente cresciuta, viene però sempre associato quasi sempre al genere tango, e non si tiene conto del fatto che si tratta invece di uno strumento estremamente versatile, adatto a infiniti generi musicali: dalla classica al jazz, sino alla musica contemporanea.
Da qui l’idea di un concorso che, richiamando l’attenzione di musicisti da tutto il mondo, possa far nascere un nuovo repertorio, capace di dare nuovo respiro alla letteratura bandoneonistica attuale, innovandola e arricchendola, senza rinnegare le sue origini: ed ecco che il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, insieme all’associazione culturale Anton Stadler e all’Accademia internazionale del bandoneòn, lancia il primo concorso al mondo dedicato alla composizione per questo strumento. La competizione (intitolata a Heinrich Band) si rivolge a composizioni per bandoneòn solo e per bandoneòn e altre formazioni cameristiche: un premio special sarà riservato agli under 35, ma il concorso è aperto a musicisti di ogni età e nazionalità. A scegliere i vincitori per ciascuna sezione sarà una giuria internazionale presieduta da Juanjo Mosalini, compositore e docente di bandoneòn nel Conservatorio di Parigi “Genevilleurs” ed erede della tradizione musicale argentina, Emilio Capalbo, docente di composizione nel Conservatorio di Cagliari, Yvonne Hahn, docente di bandoneòn nel Conservatorio du Grand Avignon, Fabio Furìa, docente di bandoneòn nel Conservatorio di Cagliari e direttore artistico dell’Accademia Italiana del bandoneon, Victor Hugo Villena, docente di bandoneòn nel Conservatorio CODARTS di Rotterdam.
I lavori vanno presentati alla segreteria del concorso entro il 30 novembre 2018, accompagnati da un testo (in italiano o inglese) che illustri l’idea che sta alla base dell’opera. Per info si può visitare il sito
Immagine di copertina © Davide Atzei Fotografia