Sabato 10 e lunedì 12 agosto al Chiostro di San Domenico di Trapani è andata in scena una nuova produzione di Dido and Æneas firmata da Isa Traversi (regia, scene, costumi e coreografie) e Piergiorgio Del Nunzio (direzione).
La partitura di Purcell “non si può toccare con presunzione”, scrive la regista nelle note di regia. “Occorre farsi condurre dal suo prodigio creativo alato e possente. Per scoprire che tutte le parole sono illuminate dalla musica, che ogni gesto è in relazione con questa e solo lì trova ragione. L’idea di partenza è minimalista, l’impianto visivo scarno e crudo”.
Didone (Nikolina Janevska) veste i panni di una donna contemporanea, nella fattispecie un architetto che sta costruendo una nuova città insieme al suo popolo. Enea (Matteo Loi) è un soldato che compare inizialmente sul relitto di una barca, avvolto dal tessuto lucente che i migranti indossano per non assiderare. “È un soldato, è un eroe – scrive Traversi – viene da una guerra portandosi dietro le immagini dei morti che ha visto e degli uomini che ha ucciso”.
Nella famosa scena di caccia Enea uccide una cerva (la danzatrice Francesca Romano) che rimarrà riversa sul ciglio del palcoscenico sino alla fine dello spettacolo, prefigurazione di morte e dolore.
Graffiante il contrasto tra le note di Purcell e i breakers – proiezione degli spiriti – che più volte invadono il palcoscenico con capriole e virtuosismi e su una striscia di compensato scrivono la provocazione “Amore / Cazzate”.
Commovente il finale in cui Didone – dopo aver cantato il suo straziante lamento – si avvicina alla cerva, prende la lancia di Enea, la punta sul suo petto e se ne lascia trafiggere. “Non la vedremo cadere a terra perché simile a un rottame di santa verrà circondata dal suo popolo che come un sipario la proteggerà”.
Nel cast anche Ilaria Vanacore, Lara Rotili, Candida Guida, Marta Calcaterra e Francesco Scalas.