“Un paese non è un albergo, e quindi non è pieno” sono state le parole di Yo-Yo Ma, il violoncellista cinese naturalizzato statunitense, in risposta ai commenti del Presidente Trump sulla sicurezza del confine con il Messico, commento in cui il presidente affermava che il paese è, appunto, “full”.
Il 14 aprile, nel primo pomeriggio, Yo-Yo Ma ha portato il suo violoncello sul Juarez-Lincoln International Bridge, che connette la città di Laredo, Texas, e Nuevo Laredo, Mexico per suonare la Suite n. 1 di Bach per violoncello solo.
Una performance, questa, che fa parte del “Bach Project” nel quale il musicista ha eseguito le sei suite di Johann Sebastian Bach per violoncello in 36 luoghi diversi in tutto il mondo per celebrare l’umanità e contrastare, per quanto possibile, le divisioni. Tra i vari luoghi la National Cathedral a Washington, la Nikolaikirche a Leipzig, il Red Rocks Amphitheatre in Colorado. Ogni concerto è un “day of action”, una serie di dialoghi e conversazioni mirate a scoprire come costruire un futuro migliore.
“Ho vissuto la mia vita al confine tra culture, discipline, musiche, generazioni. Nella cultura si costruiscono ponti, non muri” ha detto Ma al suo pubblico, sottolineando il suo messaggio sull’unità di tutte le cose.
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