È la metà degli anni ‘80, quando avviene un incontro che lascerà ben più di qualche traccia nel cinema. Tutto inizia con un regista, al suo primo lungometraggio e alla ricerca di un compositore: così, con la lavorazione di “Pee-wee’s Big Adventure”, inizia la collaborazione tra Tim Burton e Danny Elfman, sodalizio che si consoliderà negli anni a venire.
Per Elfman, il film rappresenta non solo il primo approccio con una colonna sonora nel suo ampio respiro, prova che supera anche grazie al supporto della sua band, gli Oingo Boingo, ma pure un momento chiave nella carriera di compositore: è infatti il confronto con la materia musicale plasmata da un’intera orchestra. Da questo momento, le pellicole siglate dal binomio Burton-Elfman sono innumerevoli: da “Ed Wood” a “Sweeny Todd”, per arrivare sino al più recente “Miss Peregrine”.
Tra le molte colonne sonore, ciascuna delle quali spicca per peculiarità diverse, ce n’è una da non trascurare. È quella di “Nightmare Before Christmas”: il film, realizzato in stop motion, debutta nelle sale nel 1993 e conquista pressoché tutti, ma è in occasione delle celebrazioni del suo decimo anniversario che diventa un vero e proprio culto.
In questa pellicola, Elfman non solo si occupa di orchestrare interamente le atmosfere fosche del film, ma si immerge letteralmente nella colonna sonora. Sua è la voce del protagonista, Jack: la prova canora è degna di lode e si innesta direttamente sulla matrice ispirazionale di Kurt Weil, trasformando la scena in un vero e proprio melodramma gotico. Un altro dei temi indimenticati è la canzone “This Is Halloween”, che rinasce anche grazie a una cover firmata da Marilyn Manson. In occasione del rifacimento del film in 3D, nel 2006, sono infatti realizzate diverse cover, firmate da artisti dissimili, quali Fall Out Boy, Fiona Apple e Panic! At The Disco.
Nel corso degli anni, altri film hanno segnato il periodo natalizio, con atmosfere firmate da Elfman, dalle canzoni degli Oompa-Loompa di “Charlie e la fabbrica di cioccolato” alla “Ice Dance” di “Edward mani di forbice”, ma la macabra amabilità di “Nightmare Before Christmas” resta unica nel proprio genere.