Tempi e tempeste: la nuova stagione dell’Orchestra di Padova e del Veneto

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Firmata per il quarto anno dal suo direttore artistico e musicale Marco Angius, la 53a stagione dell’Orchestra di Padova e del Veneto “Tempi e Tempeste”, verrà inaugurata dal concerto di giovedì 11 ottobre.  Aprirà il concerto Aria della Battaglia. Epodo da Andrea Gabrieli di Claudio Ambrosini, commissione OPV per il centenario dall’Armistizio della Grande Guerra che attesta da subito la grande attenzione dell’Orchestra al repertorio contemporaneo. Il brano incarna inoltre lo spirito della stagione: una riflessione sul rapporto tra compositori di epoche diverse, scosse dai venti di guerre e tempeste. Il concerto, diretto da Giordano Bellincampi, proseguirà con il Quarto Concerto di Beethoven eseguito da Alessandro Taverna e si concluderà infine con la Sinfonia n. 8 “Grande” di Schubert.

Tempi e tempeste torneranno anche nel concerto di giovedì 18 ottobre, in cui vedremo il debutto di Valerio Galli sul palco dell’Auditorium Pollini, in un programma che da Adams trascrittore della Lugubre Gondola di Liszt si proseguirà con gli Studi per un affresco di Ghedini  che incontra la tradizione di Gabrieli e infine le bucoliche tempeste della Sinfonia n. 6 “Pastorale” di Beethoven. Questo concerto sancirà anche il ritorno delle Lezioni di Sabato, in cui il pianista e direttore artistico Maurizio Baglini approfondirà il tardo Liszt trascritto da Adams.

La musica contemporanea torna con il concerto di martedì 13 novembre, in cui Marco Angius  ed Elio si cimenteranno con Sconcerto di Giorgio Battistelli, compositore in residence della precedente stagione. L’evento, con la regia di Daniele de Plano, inaugurerà la stagione di prosa del Teatro Verdi di Padova e sarà anche ripreso in forma televisiva.

Giovedì 29 novembre l’OPV eseguirà un’altra trascrizione d’autore, la Sonata op. 120 n. 1 per clarinetto e pianoforte di Brahms orchestrata da Luciano Berio. Solista Luca Lucchetta, primo clarinetto dell’Orchestra, e direttore Marco Angius, che presenterà poi la Quarta Sinfonia di Bruckner, prima esperienza con il compositore austriaco per la compagine. La Sonata di Brahms/Berio sarà poi oggetto della Lezione di Sabato di Guido Barbieri.

Il 12 dicembre il tradizionale Concerto di Natale esplorerà a sua volta il rapporto tra compositori di epoche diverse grazie ad un programma che spazierà da brani dal Messiah di Händel al Monumentum pro Gesualdo di Stravinskij passando per Gabrieli/Ghedini, Bach, Mozart e l’Ave Verum mozartiano trascritto da Liszt e orchestrato da Čajkovskij, trionfo della rilettura. Il concerto, diretto da Giovanni Battista Rigon e con il contralto Valeria Girardello.

Il 2019 si apre quindi giovedì 17 gennaio con il debutto alla guida dell’OPV di Nicholas Nägele, assistente di Thielemann a Dresda, in un programma viennese che alla Seconda Serenata di Brahms contrappone la Terza Sinfonia di Beethoven, inframezzate dai Drei Stücke per archi di Berg.

Il concerto del 31 gennaio comprenderà invece tutte le tematiche della stagione, partendo dalla rilettura di Ravel del Carnaval di Schumann e proseguendo con la musica contemporanea grazie al Concerto per pianoforte di Ligeti, autore di cui l’OPV ha eseguito l’anno scorso il Concerto per violino. Chiuderanno la serata le tempeste dello Sturm und Drang di Haydn, qui rappresentato dalla Sinfonia n. 101 “L’orologio”. Protagonisti il direttore argentino Fabián Panisello e Ciro Longobardi, celebrato interprete del repertorio contemporaneo, entrambi al loro debutto padovano.

Giovedì 14 febbraio proseguirà la collaborazione dell’Orchestra con il Palazzetto Bru Zane di Venezia con un concerto interamente dedicato ad Arie e Ouverture di Offenbach. Dirige Laurent Campellone con il soprano Judie Devos. Il 28 febbraio l’OPV presenterà invece con uno dei suoi più attesi concerti, che vedrà il debutto di Nicola Sani come compositore in residence della stagione. Marco Angius guiderà l’Orchestra in un concerto tutto italiano, che dopo la Prima Assoluta del brano di Sani proseguirà con le Quattro versioni dalla Ritirata notturna di Madrid di Boccherini/Berio, il Rondò arlecchinesco di Busoni, i Ballabili dal Macbeth di Verdi e infine le Otto Romanze per tenore e orchestra di Verdi/Berio, per la voce di Enrico Casari. Proprio le romanze saranno oggetto di una Lezione di Sabato a cura di Sandro Cappelletto.

Orazio Sciortino sarà il protagonista del concerto di giovedì 14 marzo nella duplice veste di pianista e direttore, in un programma che all’Ouverture dall’Egmont di Beethoven e alla Sinfonia n. 80 di Haydn affiancherà i raramente eseguiti Concerti per pianoforte e orchestra Wq. 43/2 e Wq. 14 di Carl Philipp Emanuel Bach.

Il mese di aprile si aprirà invece sotto il segno di Mozart, centro ideale del concerto di giovedì 4 che vedrà l’esecuzione della Mauerische Trauermusik, della Sinfonia n.31 “Parigi” e della Quarta Suite “Mozartiana” di Čajkovskij. Al loro fianco il celebre tenore inglese Ian Bostridge proporrà Les illuminations di Britten, mentre il giovane direttore Michael Balke segnerà un ulteriore debutto della stagione.

Le Suite di Čajkovskij torneranno il 18 aprile, con la Seconda Suite op. 53 preceduta dalle musiche di scena per il King Lear di Šostakovič, sotto la bacchetta di Jonathan Berman.

Concluderà la stagione il concerto di giovedì 9 maggio, in cui Carolyn Widmann, raffinata interprete del repertorio novecentesco, eseguirà il meraviglioso Concerto per violino di Alban Berg.  Alla citazione bachiana di Berg risponderà L’offerta musicale di Johann Sebastian, nell’orchestrazione di Igor Markevitch: perfetto contraltare all’Arte della Fuga orchestrata da Scherchen che ha segnato il debutto di Marco Angius con l’Orchestra di Padova e del Veneto.

Per il quarto anno consecutivo tornano anche le Lezioni di Suono, con tre appuntamenti il 27 marzo, il 10 aprile e il 3 maggio. Nel corso delle tre Lezioni Nicola Sani presenterà altrettante sue composizioni orchestrali in prima esecuzione italiana, mettendole in relazione con tre capolavori di Franz Schubert, Gustav Mahler e Giacinto Scelsi: un costante gioco di specchi che percorre l’intera stagione.

Immagine di copertina: Ian Bostridge

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