Gatti alla guida dell’OSN Rai: in streaming nel segno di Wagner e Beethoven

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Daniele Gatti (foto: Silvia Lelli) torna giovedì 5 novembre alla guida dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, con un programma che vede protagonisti Wagner (Siegfried-Idyll) e Beethoven (Sesta Sinfonia).

Il concerto presso l’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, che dovrà svolgersi a porte chiuse a causa della recrudescenza della pandemia e dell’inasprimento delle relative misure di contrasto varate dal governo, sarà trasmesso in streaming audio-video sul portale di Rai Cultura e in diretta su Radio3 alle 20.30, oltre che in prima serata su Rai5 domenica 15 novembre  alle 21.15.

Concepita per una prima esecuzione domestica, con un organico letteralmente “commisurato” alla scalinata che dal pian terreno conduceva alla stanza di Cosima, la versione originale del Siegfried-Idyll WWV 103 prevede un’orchestrazione a tredici parti (per contenere il numero di esecutori il primo direttore, Hans Richter, aveva imparato a suonare la  breve parte della tromba, di sole dodici misure), sebbene oggi sia prediletta l’orchestrazione più ricca approntata da Wagner in vista della pubblicazione (Schott, Mainz, 1878).

La composizione, risalente al 1870 e in origine intitolata Tribschen Idyll, dal toponimo della località vicino a Lucerna dove Cosima e Richard risiedevano dal 1866, segna un momento di particolare felicità nella vita della coppia, che dopo anni di segreti, scandali e la nascita di tre figli – Isolde (1865), Eva (1867) e Siegfried (1869) – coronò finalmente il sogno di un amore coniugale: Cosima aveva ottenuto il divorzio da Hans von Bülow in quell´anno e Richard, che pure proveniva dalla precedente unione con la cantante Minna Planer, scomparsa nel 1866, poté infine sposarla il 25 agosto.

Esattamente quattro mesi più tardi, in occasione del compleanno di lei (nata a Como il 24 dicembre, ma solita celebrare la ricorrenza il giorno di Natale), Wagner le dedicò appunto il suo più famoso cimento orchestrale: infatti, a parte la Sinfonia in do maggiore, scritta a 29 anni e dallo spirito profondamente “beethoveniano”, il Siegfried-Idyll – come venne ribattezzato sette anni più tardi per un’esecuzione a Meiningen – rimane ad oggi l’unico lavoro puramente strumentale di Wagner regolarmente in repertorio.

Se già per la première, fu accostato, oltre che alla Marcia nuziale dal terzo atto di Lohengrin, al Settimino op. 20 di Beethoven, nel concerto di questa sera, l’Idillio avrà invece un seguito “georgico-pastorale”: completerà infatti il programma la Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68, con cui il maestro Gatti e la OSN Rai proseguono il loro omaggio a Ludwig van Beethoven nel 250esimo anniversario della nascita, dopo la Quarta e la Settima proposte lo scorso 17 settembre per l’inaugurazione dei “Concerti d’autunno”. «Più espressione del sentimento che pittura», come precisò lo stesso compositore distanziandosi da triviali forme di descrittivismo musicale, la sinfonia celebra il senso di religioso stupore di fronte alla natura e la meraviglia nei confronti della bellezza: sentimenti che, oggi come un tempo, sembrano chiedere particolare salvaguardia prima delle burrasche.

Info: raicultura.it 

Silvia Del Zoppo

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