Contemporanea: si riparte dal festival Ultraschall di Berlino

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Come da tradizione, il primo grande appuntamento con la musica contemporanea del nuovo anno è il festival Ultraschall di Berlino (dal 17 al 21 gennaio).

Giunto alla sua ventesima edizione, si apre con un concerto dell’Orchestra Sinfonica di Berlino, diretta da Heinz Holliger, che eseguirà Photoptosis di Bernd Alois Zimmermann (di cui si celebra il centenario della nascita) e il concerto per violino di Holliger. Incuriosiscono quest’anno alcuni ensembles dalle insolite formazioni strumentali, che mirano a imporre nuovi tipi di sound.

È il caso i LUX:NM, giovane gruppo berlinese fondato nel 2010, che mette insieme sassofono, trombone, fisarmonica, piano e due violoncelli, e che eseguirà nuovi lavori di Philipp Maintz, Gordon Kampe, Birke Bertelsmeier, Johannes Kreidler, Vassos Nicolaou e Yair Klartag (compositore ospite del programma DAAD 2017). Chitarra elettrica, sassofono, percussioni e pianoforte sono invece i quattro strumenti dell’israeliano Enseble Nikel che eseguirà musiche di Enno Poppe, Mark Barden, Ann Cleare.

L’ensemble hand werk appare sulla carta una formazione piuttosto tradizionale, ma in realtà si cimenta con luci, oggetti meccanici, apparecchi elettrici, video. Elise Jacoberger e Martin Bliggenstorfer formano un duo davvero unico, che unisce due rari strumenti a fiato, il contraforte e il lupofono. Altro interessante focus di Ultraschall sono i recital di archi solisti: il violista Christophe Desjardins, il contrabbassista Caleb Salgado (che eseguirà Pression di Lachenmann e UTU AN-KI LU di Billone), e la violinista Carolin Widmann (che eseguirà In vivo di Dusapin, i 17 studi di Poppe e i 6 capricci di Sciarrino).

L’Ensemble Ascolta presenta una prima mondiale dell’ungherese Márton Illés, Ascolta-Rajzok; Il duo pianistico GrauSchumacher eseguirà due celebri lavori di Zimmermann, Perspektiven e Monologe, insieme a due pezzi gemelli di Brigitta Muntendorf, Key of presence e Key of absence; il Trio Catch eseguirà Catch Sonata a loro dedicata da Gérard Pesson, low poly rose di Martin Schüttler e un nuovo pezzo di Isabel Mundry, Sounds-Archaeologies. Enno Poppe dirigerà, sul podio della Rundfunk-Sinfonieorchester, due “classici” del XXI secolo, Void di Rebecca Saunders (solisti Christian Dierstein e Dirk Rothbrust) e il Concerto per pianoforte di Simon Steen-Andersen (solista Nicolas Hodges).

Nel concerto finale della Deutsches Symphonie-Orchester, Evan Christ dirigerà il Concerto per trombone di Georg Friedrich Haas (solista Mike Svoboda) e woher… wohin di Mark Andre.

Immagine di copertina: Carolin Widmann Ph. Lennard-Rühle

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