Al via il Festival Internazionale Donizetti Opera 2018

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Mancano pochi giorni al debutto a Bergamo della quarta edizione del festival internazionale Donizetti Opera 2018 che, preparato dal direttore artistico Francesco Micheli, coinvolgerà il pubblico sino al 2 dicembre in quella che è una grande festa dedicata a Gaetano Donizetti.

Dopo le Anteprime per gli under30 (20 e 21 novembre), si inizia con il Gala inaugurale il 22 novembre (Teatro Sociale, ore 20.30) dedicato, oltre che a Donizetti naturalmente, a Rossini nel 150° anniversario della morte: protagonista il direttore musicale del festival Riccardo Frizza che debutta a Bergamo sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, con il Coro Donizetti (maestro del coro Fabio Tartari) e un gruppo di solisti vocali di eccezione fra i quali il mezzosoprano Daniela Barcellona e il soprano Jessica Pratt (nominata quest’anno artista in residenza del Festival) e con i tenori Levy Segkapane e Xabier Anduaga, impegnati in pagine da Rita, Lucia di Lammermoor, Don Pasquale e La Favorite di Donizetti e Tancredi, Semiramide, La donna del lago e Il barbiere di Siviglia di Rossini.

Il soprano Jessica Pratt indosserà per la serata gioielli D’Orica, nuovo Ambasciatore del festival Donizetti Opera, eccellenza del distretto orafo di Vicenza. Il Gala inaugurale introduce al primo weekend festivaliero con i debutti dei due titoli operistici donizettiani: il primo ad andare in scena, legato al progetto #donizetti200, è Enrico di Borgogna (23 e 25 novembre, 1 dicembre), “ingresso in società” per il giovane compositore bergamasco, in scena per la prima volta a Venezia nel 1818 per l’apertura di quello che è oggi il Teatro Goldoni. Per questo nuovo allestimento – coprodotto con il Teatro La Fenice di Venezia – la regia è di Silvia Paoli mentre Alessandro De Marchi e la sua Academia Montis Regalis saranno responsabili della lettura musicale secondo la revisione critica di Anders Wiklund. Per questa rarità che porterà il pubblico agli anni del debutto del giovane compositore, il festival può vantare interpreti vocali di assoluto livello come Anna Bonitatibus, Sonia Ganassi, Levy Sekgapane e Luca Tittoto. Coro Donizetti Opera diretto da Fabio Tartari; scene di Andrea Belli, costumi di Valeria Bettella, luci di Fiammetta Baldisseri.

Il 24 novembre sarà invece l’occasione per assistere alla prima di Il castello di Kenilworth (repliche 30 novembre – 2 dicembre), prima delle tre opere che Donizetti dedica ad Elisabetta I d’Inghilterra (anche per questo spesso identificata come “Elisabetta al castello di Kenilworth”). Per questo appuntamento con un’opera considerata “mitica” dagli appassionati – nella nuova revisione sull’autografo a cura di Giovanni Schiavotti – salirà sul podio il direttore musicale Riccardo Frizza; la regia è invece affidata a Maria Pilar Pérez Aspa. Interpreti vocali, due dive del belcanto come Jessica Pratt (nel ruolo di Elisabetta) e Carmela Remigio (in quello di Amelia) già protagoniste nelle precedenti edizioni del festival di spettacoli di grande successo; quindi nei ruoli tenorili Xabier Anduaga (in alternanza con Francisco Brito il 30 novembre e 2 dicembre) e Stefan Pop. Le scene sono di Angelo Sala, i costumi di Ursula Patzak, le luci di Fiammetta Baldisseri. L’Orchestra è la Donizetti Opera e il Coro Donizetti è sempre guidato da Fabio Tartari.

Ad arricchire la programmazione del finesettimana inoltre due appuntamenti mattutini alle ore 11: il 24 novembre, nella meravigliosa cornice di Palazzo Agliardi, l’Academia Montis Regalis eseguirà il primo concerto cameristico nelle dimore storiche bergamasche con musiche di Sammartini e Haydn, grazie alla collaborazione con il festival DimoreDesign. Il 25 novembre, nello spazio della Casa Natale di Donizetti in Borgo Canale, monumento nazionale dal 1926, andrà in scena Dante da camera: l’Inferno in salotto, narrazione con musica che coniuga, su una drammaturgia di Paolo Fabbri e Maurizio Donadoni, le composizioni di Donizetti e Rossini su versi di Dante, con il baritono Bruno Taddia impegnato come Conte Ugolino in una pagina donizettiana con la regia di Donadoni e Fabbri come narratore.

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