È nata in Ucraina nel ’94 ma nel 2005 si trasferisce in Italia per proseguire gli studi di violino. Tra i maestri Salvatore Accardo e Laura Gorna. Cremona ha indubbiamente lasciato un segno indelebile nel suo cuore. Oggi Anastasiya Petryshak è una violinista in carriera, divisa tra Zurigo (dove, tra l’altro, si è specializzata con Rudolf Koelman) e Milano.
“Essere considerati belli non è semplice, devi impegnarti il doppio per dimostrare il tuo talento. L’importante per me è sapere chi sei. I sogni da realizzare non mancano, anzi, posso dire che ogni giorno se ne aggiunge uno nuovo”.
Un sogno di sicuro Anastasiya Petryshak lo ha realizzato, incidendo per Sony Classical (2018) il suo album di debutto. Il cd, registrato con l’eccezionale violino Stradivari “Toscano” e gli Archi dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretti da Luigi Piovano, è dedicato ad Antonio Vivaldi.
La giovane violinista si è cimentata con “Le quattro stagioni”, il Concerto per violino “Amato Bene” RV 761 e il Concerto in La maggiore RV 342.