Una clip in esclusiva da “Chiamami col tuo nome” di Guadagnino

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Da Maurice Ravel, con “Ma mère l’oye, M.60 – 5. Le Jardin féerique: lent et grave” preparata dal compositore per essere suonata da dei giovani esecutori e perfettamente in linea con l’inizio acerbo del film, a Johann Sebastian Bach, con “Zion Hort Die Wachter Singen”, stanze e giardini risuonano di melodie senza tempo. 

L’ambientazione del film di Luca Guadagnino è poesia visiva e non può che essere accompagnata, a livello sonoro, dal repertorio italiano: tra la quiete della campagna e le strade solitarie della provincia, riecheggiano così brani come “Radio Varsavia” di Franco Battiato, “J’adore Venise” di Loredana Berté e “Che vuole questa musica stasera” di Armando Trovajoli. Non mancano poi vere e proprie gemme, spesso accantonate nel repertorio di inizio anni ‘80, come una “Love My Way” degli Psychedelic Furs.

In “Chiamami col tuo nome”, la musica è anche però veicolo di messaggi segreti, biglietti cifrati con messaggi nascosti tra i protagonisti, soprattutto per il giovane Elio: un aspetto che viene trasformato in note in particolare dai brani di Ryūichi Sakamoto, presente con “Germination”, già nel film “Furyo” (quello con David Bowie, dove si narra la storia d’amore tra un prigioniero e il soldato) e “M.A.Y. In The Backyard”.

Eppure c’è un nome in particolare legato in modo indissolubile a questo film, lo stesso nome per il quale è stato candidato all’Oscar come miglior canzone: Sufjan Stevens. I suoi brani emergono in due momenti topici del film: “Mistery Of Love”, dove si racconta dell’amore tra Alessandro Magno ed Efestione, allo sbocciare del sentimento, in un vero e proprio trionfo di musica e sensi; “Visions Of Gideon” permea invece il lungo primo piano del protagonista in coda, sottolineando ogni espressione alla nascita della propria consapevolezza. Anche la versione di “Futile devices”, riarrangiata al pianoforte, è firmata dallo stesso Stevens.

Si tratta di due ore di musica intrisa di contrasti, che scivolano dalla cultura classica all’attualità, di sensazioni lievi ed evocazioni intense, un mondo musicale che scorre tra le scene del film tanto quanto le sensazioni fluiscono nella vita del protagonista, inafferrabili e inedite.

 

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